lunedì, 17 Giugno, 2024
Attualità

Stoltenberg: sì a bombe sul territorio russo. Tajani e Salvini: “No”

Mosca avanza: colpito un ipermercato con dentro 200 persone

Bombe e missili da Kiev Mosca e San Pietroburgo. Uno scenario terrificante viene dalle esortazioni del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che chiede di togliere il veto all’Ucraina sull’utilizzo delle armi occidentali per colpire la Russia. Magari direttamente Mosca e San Pietroburgo? Parole che spaccano ancora di più il fronte europeo e che mettono in fibrillazione anche il Governo italiano. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parla di decisioni da prendere in maniera collegiale. “Le scelte di Kiev sono le scelte di Kiev; noi non manderemo un militare italiano in Ucraina e le armi, gli strumenti militari inviati dall’Italia vengono usati all’interno dell’Ucraina” ha spiegato Tajani. Anche il vicepremier Matteo Salvini ha dichiarato che “l’Italia non è in guerra con nessuno e se è stato giusto aiutare militarmente l’Ucraina, allo stesso tempo non se ne parla nemmeno di togliere il divieto” a Kiev e “di colpire obiettivi militari in Russia, così come ribadisco che la Lega è contraria a inviare anche un solo soldato a combattere in Ucraina.”

Parole e fatti

La richiesta del capo della Nato viene in un momento in cui si era ripreso a parlare di tregua e che oltre alla Conferenza di pace in Svizzera anche Cina e Brasile hanno presentato una proposta di accordo e lo stesso Putin, anche con innumerevoli smentite e precisazioni, aveva accennato agli accordi di Istanbul del 2022 come base di partenza. Stoltenberg, che tra l’altro è in scadenza, ha dichiarato all’Economist: “è giunto il momento per gli alleati di valutare se non sia il caso di revocare alcune delle restrizioni sull’uso degli armamenti che hanno donato all’Ucraina”. “Soprattutto ora che molti combattimenti sono in corso a Kharkiv, vicino al confine, negare all’Ucraina la possibilità di utilizzare queste armi contro obiettivi militari legittimi in territorio russo rende molto difficile la difesa”. “L’Ucraina – ha spiegato – ha il diritto di difendersi e questo include anche colpire obiettivi in territorio russo“. Ma lo stesso segretario Nato, a un giornale tedesco, sembra parlare un altro linguaggio: “non ci sono piani per inviare truppe Nato in Ucraina” perché l’Alleanza Atlantica ”non entrerà a far parte del conflitto”, dice e aggiunge: “la Nato si sta preparando a svolgere un ruolo molto più importante nel coordinare il sostegno alla sicurezza e la formazione per l’Ucraina” e ha anche osservato che ciò richiederebbe un “impegno finanziario a lungo termine” per dare questo sostegno “su una base più forte e prevedibile”. Questo mentre la Germania, subito dopo aver consegnato all’Ucraina un’unità di fuoco combinata composta da Iris-T Slm e Iris-T Sls, attraverso il Cancelliere Olaf Scholz, dichiara di aver ”raggiunto il limite di ciò che è possibile” fornire all’Ucraina in termini di aiuti militari.

Evitare l’escalation

Secondo il quotidiano inglese il messaggio di Stoltenberg è agli Stati Uniti che pur inviando aiuti militari all’Ucraina ha imposto restrizioni all’uso delle armi fornite a Kiev. Un modo per sostenere la nazione attaccata, ma anche per evitare che si inneschi un’escalation incontrollabile. Questo nonostante il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov abbia più volte ripetuto, negli ultimi giorni, che a Mosca sanno benissimo che a supportare l’esercito ucraino ci sono già truppe di paesi europei e che alcuni missili arrivati in territorio russo sono di provenienza di paesi occidentali. “Sono stati fermati tentativi del regime di Kiev di sferrare attacchi terroristici utilizzando droni contro obiettivi nel territorio della Federazione Russa”, ha affermato il ministero in una nota rilanciata dai media russi. “I sistemi di difesa aerea hanno distrutto due droni ucraini sul territorio della regione di Belgorod e un altro è stato intercettato sul territorio della regione di Kursk”.

Migliaia di sfollati

Intanto a Kharkiv continua l’assedio russo: secondo Dmytro Chubenko, portavoce della Procura regionale, le forze russe hanno utilizzato missili balistici e a lungo raggio S-300, colpendo sia Kharkiv sia il distretto omonimo. Ieri è stato colpito un ipermercato con dentro più di 200 persone: Kiev teme che potrebbero essere decine di morti. Zelensky ha detto che “se l’Ucraina avesse abbastanza difesa aerea e moderni aerei da combattimento, tali attacchi russi sarebbero semplicemente impossibili. Ed è per questo che ci rivolgiamo a tutti i leader, a tutti gli Stati: abbiamo bisogno di un rafforzamento significativo della difesa aerea e di capacità sufficienti per distruggere i russi”. E continua la tragedia degli sfollati: “le autorità ucraine hanno ordinato l’evacuazione di 123 bambini da 36 insediamenti nell’oblast nord-orientale di Kharkiv”, lo ha ordinato il Ministero per la Reintegrazione, di Kiev mentre “più di 11.000 persone sono state evacuate dall’oblast di Kharkiv da quando le forze russe hanno lanciato una nuova offensiva il 10 maggio”. Migliaia di persone hanno perso tutto; casa, affetti, la propria storia.

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