mercoledì, 24 Aprile, 2024
Società

Covid-19, a rischio il Tfa per il sostegno

L’emergenza sanitaria ha creato non pochi disagi al mondo della scuola, anche se adesso tutti gli istituti hanno attivato la didattica a distanza e gli alunni sono ben lieti di seguire le lezioni comodamente da casa davanti al computer oppure attraverso il tablet di famiglia. Il perdurare della crisi, però, potrebbe danneggiare non poco i docenti che, con grandi sacrifici personali stanno seguendo il corso di specializzazione Tfa (“Tirocinio formativo attivo”) per il sostegno.

Il IV ciclo di specializzazione Tfa per il sostegno si sarebbe dovuto concludere entro il 31 marzo 2020. Con decreto ministeriale n. 176 dell’11 marzo scorso, però, il termine è stato prorogato a maggio. Tuttavia, l’emergenza sanitaria in atto potrebbe comportare una ulteriore proroga della sospensione delle attività, non permettendo, per le università che non le hanno ancora terminate, la conclusione dei laboratori e/o delle T.i.c. L’allegato C del decreto ministeriale 30 settembre 2011, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 78 del 2012, vieta la modalità online dei laboratori e delle T.i.c., né consente lo svolgimento del colloquio finale.

Ma c’è di più. Per i corsisti si rilevano difficoltà nella consegna dei moduli di conclusione del tirocinio diretto e indiretto previsto. Tale documentazione deve, infatti, essere firmata dal tutor e consegnata in originale alle segreterie delle università. L’operazione in questione risulta impossibile a seguito dei divieti di spostamento dovuti all’emergenza sanitaria.

Un ulteriore rinvio delle lezioni e delle prove finali rischierebbe di allungare i tempi per il conseguimento del titolo di specializzazione dei corsisti e, di conseguenza, comporterebbe delle notevoli difficoltà nell’avvio dell’anno scolastico 2020/2021. Appare pertanto opportuno considerare la possibilità di svolgimento online dei suddetti colloqui finali, al fine di permettere ai corsisti di completare il percorso di specializzazione.

La deputata Vittoria Casa del Movimento 5 Stelle ha pensato bene di chiamare in causa il ministro dell’Università e della Ricerca scientifica, Gaetano Manfredi, per chiedergli conto di quali iniziative di competenza intenda intraprendere per permettere il regolare svolgimento delle lezioni e dei colloqui finali per l’acquisizione del titolo di specializzazione anche attraverso piattaforme online.

La parlamentare ha anche suggerito una strada per aggirare i problemi emersi in fase di consegna, vale a dire la presentazione di una dichiarazione sostitutiva di certificazione ai sensi dell’articolo 46 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000, producendo gli originali a conclusione dell’emergenza sanitaria.

Non resta che attendere la risposta scritta da parte del Rettore.

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Barbara Braghin

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