Durante un incontro presso la sede di Tesla in Texas, il Presidente argentino Javier Milei e il magnate Elon Musk hanno consolidato la loro amicizia, discutendo temi quali la liberalizzazione dei mercati e l’eliminazione degli ostacoli burocratici che rallentano gli investitori. L’incontro, confermato dall’ufficio di Milei, ha visto anche la presenza di Gerardo Werthein, l’Ambasciatore argentino, e ha permesso di sondare le possibilità di investimenti di Tesla nelle risorse di litio dell’Argentina, un elemento fondamentale per la produzione di batterie elettriche. Milei, noto per le sue posizioni libertarie, ha catturato l’attenzione internazionale grazie alla sua inaspettata vittoria elettorale e per le sue promesse di ridurre la spesa pubblica e il tasso di inflazione. Ha continuato a far parlare di sé avvicinandosi a personalità influenti come Musk, l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente del Brasile Jair Bolsonaro. Musk non ha esitato a lodarlo in seguito alla sua vittoria elettorale. Milei è molto attivo sulla piattaforma X. La sua alleanza con Musk, con il quale condivide il sostegno per il libero mercato e per Israele, è stata rafforzata da un incontro con l’ex primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Entrambi si trovano spesso in contrasto con le amministrazioni di sinistra. Recentemente, Milei ha espresso il suo disappunto per la censura in Brasile, mentre Musk ha osato sfidare un giudice della Corte Suprema del paese. Come risposta, il governo brasiliano sta valutando l’introduzione di nuove normative per i social media. L’influenza che Milei può esercitare in questo contesto rimane incerta.
Scetticismo
In patria, alcuni vedono con scetticismo il suo viaggio negli Stati Uniti. Nonostante ciò, a Miami Milei ha ricevuto un riconoscimento dalla comunità ebraica per il suo sostegno a Israele. A livello politico interno, tuttavia, la sua coalizione La Libertad Avanza ha subito un duro colpo con la defezione di tre deputati, riducendo la sua presenza in parlamento a 41 seggi su 257.
