giovedì, 5 Dicembre, 2024
Esteri

Fitch abbassa a negativo l’outlook del credito sovrano cinese. Pechino delusa

Fitch Ratings ha declassato l’outlook della Cina a negativo, suscitando reazioni a Pechino. L’agenzia cita rischi crescenti per le finanze pubbliche, dato il cambio di rotta dal boom immobiliare. Fitch prevede un deficit al 7,1% del PIL nel 2024, su dal 5,8% precedente, e un debito al 61,3% del PIL nel 2023, da 56,1%. “Deficit fiscali maggiori e aumento del debito pubblico hanno eroso i margini di sicurezza per i rating”, dice Fitch, prevedendo un ruolo fiscale chiave per la crescita futura e un debito in ascesa. L’agenzia segnala anche rischi per le passività future, poiché i rischi fiscali potrebbero essere sottostimati dai dati ufficiali, con entità governative che potrebbero richiedere sostegno statale. Il Ministero delle Finanze cinese si è detto “deluso” dalla decisione di Fitch, affermando che il rapporto non riflette pienamente le politiche fiscali cinesi, che puntano a sostenere la crescita e stabilizzare il debito. Secondo il ministero, tali politiche preserveranno il buon credito del paese, investendo in domanda interna e crescita. La Cina bilancia sviluppo, rischio fiscale e sostenibilità, gestendo i deficit prudenzialmente.

Rallentamento della crescita

Nonostante il declassamento dell’outlook, Fitch ha confermato il rating creditizio della Cina a A+, mettendo in luce “la vasta e diversificata economia del paese, le prospettive di crescita del PIL ancora competitive a livello internazionale, la posizione strategica nel commercio mondiale di merci, la solidità delle finanze esterne e lo status di valuta di riserva dello yuan”. La seconda economia mondiale sta affrontando un rallentamento della crescita di fronte a vari ostacoli, inclusa una popolazione in diminuzione, consumi deboli, una crisi immobiliare protratta e fughe di capitali.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Unicredit supera il traguardo di 1 miliardo in minibond a supporto dello sviluppo delle Pmi

Federico Tremarco

L’amico americano e il torpore dell’Europa

Giuseppe Mazzei

Spagna, dopo la crisi la ripresa. A fine 2020 crescita del 4,4%

Angelica Bianco

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.