giovedì, 2 Maggio, 2024
Esteri

Il veto della Russia termina l’operato del comitato delle Nazioni Unite incaricato del monitoraggio delle sanzioni nucleari imposte alla Corea del Nord

Interrotto, giovedì, per via del veto russo, il monitoraggio delle sanzioni delle Nazioni Unite verso la Corea del Nord, relative al suo programma nucleare. Ciò ha scatenato critiche occidentali che vedono in questa azione un tentativo di Mosca di sfuggire alla sorveglianza per presunti acquisti di armi da Pyongyang per il conflitto in Ucraina. L’opposizione russa al controllo dell’ONU segna una crescente frattura con gli Stati Uniti e gli alleati occidentali, complicando il raggiungimento di consensi su tematiche un tempo condivise. Il veto è stato esercitato durante la votazione per rinnovare il mandato di un anno al gruppo di esperti incaricati di vigilare sulle sanzioni alla Corea del Nord, mandato che ora si concluderà a fine aprile. Nonostante il veto, che ha visto 13 voti favorevoli, il dissenso della Russia e l’astensione della Cina, le sanzioni verso la Corea del Nord rimangono attive. È la prima volta che la Russia si oppone al rinnovo di questo gruppo di esperti, attivo da 14 anni e simbolo dell’opposizione internazionale all’ampliamento del programma nucleare nordcoreano.

L’accusa

L’ambasciatore russo all’ONU, Vassily Nebenzia, ha accusato, prima del voto, i paesi occidentali di voler “soffocare” la Corea del Nord, sostenendo che le sanzioni hanno perso efficacia e non corrispondono alla realtà attuale nella prevenzione della proliferazione nucleare. Ha inoltre criticato il gruppo di esperti per aver favorito le posizioni occidentali attraverso la diffusione di informazioni inesatte. Per contro, il vice ambasciatore USA, Robert Wood, ha sottolineato l’importanza del lavoro del gruppo. rimproverando la Russia di zittire le indagini, soprattutto alla luce di recenti segnalazioni sulle violazioni russe delle risoluzioni ONU. Wood ha avvertito che il veto russo potrebbe incoraggiare la Corea del Nord a proseguire nel suo pericoloso sviluppo missilistico e negli sforzi di elusione delle sanzioni. John Kirby, portavoce della Casa Bianca per la sicurezza nazionale, ha definito il veto russo un’azione irresponsabile che compromette l’efficacia delle sanzioni imposte alla Corea del Nord, evidenziando i rischi di una maggiore cooperazione tra Pyongyang e Mosca, specialmente nel contesto degli attuali conflitti. Kirby ha ribadito l’importanza di un sostegno internazionale forte al regime di non proliferazione e alla resistenza ucraina di fronte all’aggressione russa.

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