“Serve una legge sul fine vita e sui figli delle coppie gay. Bisogna riempire questi vuoti legislativi. Altrimenti non potremo non intervenire”. Forte e chiaro il messaggio lanciato dal Presidente della Corte Costituzionale Augusto Barbera al Parlamento affinché assuma quanto prima le proprie responsabilità legislative e dia risposte concrete alle questioni cruciali che riguardano i diritti fondamentali dei cittadini italiani. Un richiamo vero e proprio, insomma, da parte del numero uno del più importante organo di garanzia costituzionale in occasione della presentazione della Relazione annuale della Consulta tenutasi ieri alla presenza,tra gli altri, del Capo dello Stato Sergio Mattarella.
Nel mirino di Barbera, dunque, il legislatore che ancora non è intervenuto di fronte alle sollecitazioni dei giudici, “rinunciando a una prerogativa che gli compete” e obbligando quindi la Corte “a procedere con una propria e autonoma soluzione, inevitabile in forza dell’imperativo di osservare la Costituzione”.
Caso Cappato
In particolare, il Presidente ha ribadito l’importanza di un intervento legislativo sul tema del fine vita. La sentenza della Consulta sul cosiddetto caso Cappato (l’esponente dei radicali imputato per aiuto al suicidio per la vicenda di dj Fabo) ha posto in luce la necessità di una normativa chiara e definita su questo tema, e Barbera ha sottolineato che, in assenza di un intervento legislativo, la Corte sarà costretta a intervenire. Anche perché “questa Corte è chiamata a essere ‘custode della Costituzione’, ma è tenuta a essere altrettanto attenta a non costituire, con i solo strumenti dell’interpretazione, una fragile ‘Costituzione dei custodi’”.
Analogamente, il Presidente ha richiamato l’attenzione sul tema dei figli delle coppie dello stesso sesso, evidenziando come la Corte abbia già sottolineato la necessità di un intervento normativo in due sentenze precedenti. È stato sottolineato che il Parlamento deve tenere conto di questa indicazione e adottare misure che garantiscano i diritti dei figli delle coppie omogenitoriali.
Avvenimenti più significativi
Nella sua relazione annuale, il Presidente della Corte Costituzionale ha inoltre offerto un approfondito excursus sugli avvenimenti più significativi degli ultimi anni, sia a livello nazionale che internazionale, evidenziando le sfide e le tragedie che hanno segnato questo periodo. Tra i principali eventi che hanno caratterizzato il periodo tra il 2022 e il 2023, Barbera ha citato l’evoluzione dalla crisi pandemica al fragore delle armi, con particolare riferimento all’aggressione russa al popolo ucraino che ha scosso i confini dell’Europa. Questo conflitto, ha sottolineato il presidente, “ha avuto gravi ripercussioni sulla stabilità geopolitica della regione e ha suscitato una forte preoccupazione a livello internazionale”. Ha inoltre fatto riferimento agli eventi che hanno scosso il Medio Oriente, con gli attacchi terroristici e le reazioni violente da parte di Israele, “che hanno contribuito a alimentare le tensioni in una regione già segnata da conflitti e divisioni profonde”.
Proteggere le donne vittime di abusi
Nel contesto italiano, il presidente ha evidenziato la triste realtà degli atroci casi di femminicidio e delle violenze contro le donne registrati nel corso del 2023, “episodi che hanno suscitato profonda indignazione e hanno posto l’accento sull’urgenza di affrontare il problema della violenza di genere e garantire maggiore protezione alle donne vittime di abusi”. Barbera ha anche aggiunto che il 2023 è stato l’anno in cui oltre mille sono state le agghiaccianti morti sul lavoro: “Tragedie, queste ultime, che direttamente o indirettamente hanno visto e vedranno impegnata la giurisprudenza della Corte costituzionale, sia per quanto riguarda la condizione femminile, sia per quanto riguarda importanti aspetti dell’organizzazione del lavoro nelle imprese”.
