domenica, 5 Maggio, 2024
Esteri

Il Giappone non è più la terza economia mondiale: sta scivolando nella recessione

Il panorama economico mondiale ha subito una svolta significativa con il Giappone che ha perso il suo status di terza economia mondiale a favore della Germania, mentre il gigante asiatico è inaspettatamente scivolato in recessione. Giovedì scorso, il Giappone, che un tempo vantava il secondo posto nell’economia globale, ha registrato due trimestri consecutivi di contrazione, segnando una diminuzione dello 0,4% su base annuale nel quarto trimestre, dopo una contrazione rivista del 3,3% nel terzo trimestre. Questi dati, molto al di sotto delle previsioni, segnalano una situazione economica più debole del previsto. Secondo un sondaggio condotto da economisti Reuters, il PIL del quarto trimestre ha deluso le aspettative di crescita, registrando un calo dello 0,1% su base trimestrale, rispetto all’aumento dello 0,3% previsto. Una recessione, comunemente definita come due trimestri consecutivi di contrazione, ora sembra essere diventata una realtà per il Giappone. Nonostante una crescita annuale del PIL del 5,7% nel 2023 rispetto all’anno precedente, che ha portato il valore nominale del PIL giapponese a 591,48 trilioni di yen, equivalente a 4,2 trilioni di dollari al tasso di cambio medio del 2023, il Paese ha comunque subito un calo significativo nella sua posizione economica globale.

Occhio alla Germania

D’altra parte, la Germania ha visto il suo PIL nominale crescere del 6,3%, raggiungendo 4,12 trilioni di euro, ovvero 4,46 trilioni di dollari al tasso di cambio medio dell’anno scorso. Questo risultato ha permesso alla Germania di superare il Giappone e di assumere il terzo posto tra le economie mondiali più grandi. In risposta a questi dati del PIL deludenti, l’indice di riferimento Nikkei 225 ha registrato un modesto aumento dello 0,65%, superando brevemente la soglia dei 38.000 nella sessione mattutina. Gli investitori, tuttavia, hanno interpretato la debole lettura economica come un segnale che la Banca del Giappone potrebbe ritardare la sua uscita dalla politica di tassi di interesse negativi a lungo termine nel paese. La valuta giapponese, lo yen, ha continuato a oscillare attorno alla soglia dei 150 contro il dollaro, scambiando a 150,2 alle 13.

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