sabato, 27 Aprile, 2024
Regioni

Meloni in Valle d’Aosta per l’accordo di coesione da 37 milioni

“Dove cresce la Valle d’Aosta cresce anche l’Italia”, ha detto la Presidente Giorgia Meloni alla firma dell’accordo per il Fondo sviluppo e coesione 2021-2027 che assegna alla Valle d’Aosta circa 37 milioni di euro (di cui circa 4,26 milioni già attribuiti con una delibera del Cipess del 2021). “Contate pure su di noi”, ha aggiunto la premier, riferendosi alla vicenda del traforo, dell’autostrada e riguardo lo Statuto delle autonomie ha ribadito: “io ho sempre creduto nel principio delle sussidiarietà: deve rispondere il livello più prossimo alla vita dei cittadini. E con questo rafforzare la nostra identità.” “La Valle d’Aosta è stata virtuosa nella gestione dei fondi europei ma non è stato così per tutti in passato. E nella situazione in cui è l’Italia non ci possiamo permettere che le risorse che sono a disposizione dei cittadini non arrivino a terra”. Meloni ad Aosta ha anche visitato la famosa Fiera di Sant’Orso.

Testolin: noi corridoio per l’Europa

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin ha salutato la Presidente del Consiglio parlando in francese, ma ha poi spiegato che il suo era un accenno alla cultura valdostana che va tutelata perché è anche espressione di due lingue ed è una regione che potrebbe essere “un vanto per la Nazione e un corridoio verso l’Europa del domani.” Poi, riferito al Fondo di coesione, ha spiegato che “una parte importante di queste risorse sarà destinata alla costruzione di “uno studentato” per accogliere più studenti anche proveniente da fuori regione e i 32,7 milioni di euro serviranno anche per “costruire un polo di istruzione” intitolato a Innocenzo Manzetti, uno dei maggiori scienziati aostani considerato – “almeno in Valle d’Aosta” – l’inventore del telefono.” Poi un “polo energetico con energia rinnovabile” per il polo universitario e l’ospedale. “Negli ultimi 50 anni le infrastrutture ci hanno caratterizzato e ci hanno dato una centralità come corridoio dell’Italia verso l’Europa – ha concluso Testolin – perché noi vogliamo riproporci ancora in questo senso, ma abbiamo la necessità di una collaborazione sovrastatale per far presente come la Valle d’Aosta abbia bisogno di infrastrutture come il tunnel del Gran San Bernardo e il tunnel del Monte Bianco, sulle quali noi incidiamo pochissimo.”

Scuola e sostenibilità

I fondi stanziati sono dedicati alla realizzazione nel capoluogo regionale di uno studentato universitario nell’ex Palazzo Cogne di corso Battaglione (6,2 milioni), alla ristrutturazione dell’edificio scolastico che ospita l’Istituzione scolastica di istruzione tecnica Innocenzo Manzetti di Aosta (20,5 milioni) e alla costruzione di un centrale unica di fornitura di energia elettrica di media tensione e di produzione di energia da sorgenti rinnovabili, interrata, nell’area dell’ex piazza d’armi della caserma Testafochi, il nuovo polo universitario regionale (6 milioni) a servizio di edifici regionali adiacenti, insistenti in larga parte su piazza della Repubblica. “Con l’Accordo di oggi – ha detto il ministro Raffaele Fitto, che ha accompagnato la Presidente – assegniamo complessivamente a questo territorio risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione per 37 milioni di euro; di cui poco più di 4 milioni erano stati già assegnati come anticipo nel 2021. Se alle risorse FSC aggiungiamo la quota di cofinanziamento di circa 7 milioni di euro, la somma che si raggiunge è pari a circa 44 milioni di euro.”

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