sabato, 27 Aprile, 2024
Economia

Manovra, stretta finale. Emendamenti per pensioni, Ponte sullo stretto, casa, ferrovie, anziani e assicurazioni

Per venerdì 22 il Governo prevede la fiducia. Opposizioni e sindacati pronti a dare battaglia

Venerdì 22 dicembre il Senato con il voto di fiducia darà il via alla Manovra 2024. Dentro il documento contabile prenderanno posto le modifiche sulle quali il Governo è d’accordo. Un piccolo strappo a quanti nell’esecutivo avevano preventivato, nella prima versione che non ci sarebbero stati emendamenti, successivamente il pressing dei partiti di maggioranza ha avuto i sui effetti. Gli emendamenti non sono di secondaria importanza: si va dai fondi per il Ponte sullo Stretto, alle pensioni, poi Imu – per alcuni comuni ritardatari – polizze catastrofali, fondi per la sicurezza, più risorse alle infrastrutture ferroviarie, affitti e cedolare, anziani e famiglie, fondi per ricerca, editoria e centro Alzheimer.

La prudenza di Giorgetti

Nel complesso la strategia di politica di Bilancio è stata illustrata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. “La Manovra mira a garantire la sostenibilità del debito pubblico”, ha sottolineato Giorgetti, “attraverso miglioramenti significativi del saldo primario strutturale nei prossimi tre anni. Il rapporto debito-Prodotto interno lordo, conferma su un profilo decrescente, fino a un livello del 139,6% nel 2026. Quanto agli andamenti di medio termine, siamo pienamente impegnati a realizzare l’aggiustamento di bilancio necessario per rendere la riduzione del debito sostenibile e resiliente agli shock negativi”. In più, ha precisato il ministro, la manovra è stata predisposta “in un frangente estremamente complicato, nel quale l’incertezza legata ai recenti avvenimenti in Medio Oriente si aggiunge alle difficoltà che già da tempo caratterizzano il contesto economico e geopolitico. Il confronto all’interno dell’esecutivo ha dovuto individuare una sintesi tra le diverse istanze e i vincoli, interni ed esterni, di bilancio. È stato un lavoro niente affatto facile, ma ritengo che sia stato fatto il meglio possibile”.

Le modifiche, le pensioni

La riforma della previdenza non è stata fatta, ed è il cavallo di battaglia dei sindacati, tuttavia il Centrodestra ha puntato a preservare le pensioni di vecchiaia e, nel contempo, a contenere le richieste per quelle anticipate. Per le pensioni di vecchiaia sono stati salvati i diritti acquisiti fino al 31 dicembre 2023 per medici e infermieri, oltre che per ufficiali giudiziari e maestri. Comunque non rientreranno nelle nuove disposizioni tutte le pensioni di coloro che maturano i requisiti entro il 2023.

L’imposta municipale unica

Per l’Imu il Governo permetterà ai Comuni di avere più tempo per fissare le aliquote dell’imposta. L’emendamento è rivolto in particolare ai piccoli comuni, che non avevano presentato in tempo le delibere con calcolo aliquota Imu 2023. Avranno ora la possibilità solo per il 2023, in deroga alla normativa vigente, le delibere regolamentari e di approvazione delle aliquote e delle tariffe.

In tutto secondo quanto accertato, 213, Municipi in gran parte sotto i 20 mila abitanti e solo 5 Comuni oltre i 20 mila. Per queste realtà c’è uno slittamento del termine per la pubblicazione delle delibere, fissato al 15 gennaio 2024. Per i cittadini interessati i pagamenti sono stati aggiornati, se le nuove aliquote comporteranno una differenza positiva, i contribuenti saranno di nuovo chiamati alla cassa entro il 29 febbraio 2024, i contribuenti non subiranno sanzioni e interessi. Nel caso di una differenza negativa, il rimborso è invece “dovuto secondo le regole ordinarie”.

Ponte sullo Stretto

Sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto il Governo ha deciso di rimodulare il suo investimento. Lo Stato metterà meno soldi, per un’opera che ha un costo preventivato fino al 2032 di oltre 11 miliardi e mezzo, il taglio per sarà di 2.3 miliardi. A incentivare i lavori ci saranno le risorse del Fondo di sviluppo e coesione per circa 700 milioni e 1.600 milioni dalla quota destinata alle regioni Calabria e Sicilia.

Più fondi alle Ferrovie

Le infrastrutture ferroviarie avranno più risorse. Il Governo ha dato il via libera ad una autorizzazione di spesa complessiva di 825 milioni di euro, di cui 250 milioni di euro per l’anno 2024, 300 milioni di euro per l’anno 2025, 100 per l’anno 2026, 175 milioni di euro per l’anno 2027. L’emendamento del governo sugli investimenti destinati al gruppo Ferrovie dello Stato sono cofinanziati dal Piano nazionale di ripresa, per un importo complessivo pari a 475 milioni di euro per gli anni dal 2024 al 2027. Nel disegno di legge di bilancio era prevista “la spesa complessiva di 350 milioni di euro, di cui 150 milioni di euro per l’anno 2024 e 200 milioni di euro per l’anno 2025”, da recepire nel “prossimo aggiornamento del contratto di programma, parte investimenti, con Rete ferroviaria italiana Spa”.

Casa, affitti e cedolare

Uno dei temi più discussi è relativo alle nuove aliquote sulla casa. A partire dagli affitti, in pratica sarà ridotta l’aliquota sulla cedolare secca al 21% (rispetto al 26%) per uno degli immobili. La decisione sarà del contribuente che potrà scegliere in sede di dichiarazione dei redditi quale immobile indicare per la riduzione. Per la prima casa invece scattano più riduzioni, si amplia l’accesso al fondo mutui anche per le famiglie numerose a basso reddito, per le famiglie con tre figli sotto i 21 anni e un Isee non superiore a 40 mila euro, le famiglie con quattro figli di età inferiore a 21 anni e Isee fino a 45 mila euro e quelle con cinque o più figli sotto i 21 anni e Isee non superiore a 50 mila euro.

Calamità e assicurazioni

Con un emendamento le modalità di individuazione degli eventi calamitosi e catastrofali suscettibili di indennizzo assicurativo per le aziende avverranno attraverso decreti del ministro dell’Economia e quello delle Imprese e del made in Italy. La nuova norma prevede che le imprese con sede legale in Italia e le imprese aventi sede legale all’estero con una stabile organizzazione in Italia saranno tenute a stipulare, entro il 31 dicembre 2024, contratti assicurativi a copertura dei danni alle immobilizzazioni materiali direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale. E’ quanto prevede la bozza della legge di bilancio nell’articolo 24. Per gli eventi, spiega il documento, si intendono i sismi, le alluvioni, le eruzioni vulcaniche, i fenomeni di bradisismo, le frane, le inondazioni e le esondazioni. Dell’inadempimento dell’obbligo di assicurazione, inoltre, si tiene conto nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere sul bilancio dello Stato, anche con riferimento a quelle previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali. Le imprese di assicurazione possono offrire tale copertura sia assumendo direttamente l’intero rischio sia in coassicurazione sia in forma consortile mediante una pluralità di imprese. In tale ultimo caso il consorzio deve essere registrato presso la Consap e approvato dall’Ivass che ne valuta la stabilità. Per l’adempimento dell’obbligo di assicurazione, il contratto prevede un eventuale scoperto (o franchigia assoluta) non superiore al 10-15 per cento per cento del valore dei beni assicurati) e l’applicazione di premi proporzionali al rischio.

Calamità, le pene pecuniarie

In caso di segnalazione di violazione o elusione dell’obbligo a contrarre, incluso il rinnovo, Ivass provvede a erogare sanzioni amministrative, con l’emendamento sono state cambiate le pene pecuniarie per chi non rispetterà l’obbligo di assicurazione, portandole da un minimo di 200mila euro a un massimo di 1 milione di euro a un minimo di 100mila euro a un massimo di 500mila euro.

Anziani e disabilità

Per gli anziani e le loro famiglie arriva un fondo con un incremento di 5 milioni per il 2024. Con un altro emendamento salgono di 320 milioni le risorse destinate al fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità. Prevista anche la spesa di 4 milioni per la fondazione Special Olympics World Winter Games 2025.

Colonnine di emergenza

Sul fronte sicurezza, ci sarà un incentivo da 750 mila euro in tre anni per l’installazione di colonnine di emergenza in aree a rischio come stazioni, piazze e parchi.

Soccorso e protezione civile

Tra gli emendamenti è previsto un fondo da 6,8 milioni per rafforzare i sistemi di soccorso e di protezione civile e assicurare gli interventi di messa in sicurezza sul territorio e di sostegno alle aree colpite da calamità naturali e il fondo da 8,4 milioni nel 2024 per il finanziamento di interventi urgenti di riqualificazione, ristrutturazione, ammodernamento, ampliamento di strutture e infrastrutture pubbliche, finalizzati “al riequilibrio socio-economico e allo sviluppo dei territori”. Non mancano temi più sociali, come la nuova misura a favore di Caivano con altri 39,4 milioni per il 2024 e 2025 per il personale scolastico del luogo.

Aiuti alla popolazione Ucraina

Lo stato di emergenza per l’assistenza, sul territorio nazionale, alla popolazione ucraina è prorogato fino al 31 dicembre 2024. L’emendamento, inoltre, autorizzata per il 2024 la spesa di 40 milioni per il contributo forfetario una tantum riconosciuto ai comuni che ospitano un significativo numero di persone richiedenti il permesso di protezione temporanea

Le altre risorse

Previsti fondi per la ricerca sull’Alzheimer e risorse per i disabili. Incentivi anche per il museo di Poggioreale e al nido di Montereale Valcellina. Risorse ci saranno per le assunzioni di personale anche nei ministeri, dall’Agricoltura alla Giustizia. Prorogata per il “primo trimestre del 2024” l’Iva al 10% per i pellet già in vigore nel 2023. Prevista una misura in favore degli enti possessori di immobili dati in comodato d’uso a enti che non hanno fini commerciali. Permane per loro l’esenzione dall’Imu, che potrebbe riguardare anche gli immobili ecclesiastici.

Giubileo e volontari

Il Commissario straordinario per il Giubileo potrà contare su un finanziamento ad hoc per coordinare l’attivazione con concorso delle organizzazioni di volontariato di protezione civile per svolgere gli interventi di assistenza alla popolazione funzionali allo svolgimento delle celebrazioni del Giubileo 2025 nella città di Roma che avranno carattere di particolare rilevanza e impatto.

Opposizioni donano un fondo

Le opposizioni hanno deciso di destinare interamente la loro quota del “fondo parlamentare” in manovra, 40 milioni sui 100 totali, a misure contro la violenza di genere. Lo ha riferito il senatore Daniele Manca, capogruppo Pd in commissione Bilancio. Le risorse saranno destinate a centri anti violenza, al “reddito di libertà” e a iniziative di formazione.

Editoria e ristrutturazioni

Anche per il 2024, in deroga al requisito contributivo, potranno accedere al trattamento di pensione, con 35 anni di contributi i lavoratori poligrafici di imprese stampatrici di giornali quotidiani e di periodici e di imprese editrici di giornali quotidiani, di periodici e di agenzie di stampa a diffusione nazionale, le quali abbiano presentato tra il 2020 e il 2023, piani di riorganizzazione o ristrutturazione aziendale.

Le richieste dei sindacati

Per i sindacati la Manovra deve essere rivista in alcuni punti ad iniziare dalla previdenza. Queste le richieste. Superare la Legge Fornero: rimuovere le penalizzazioni su quota 103 e quelle sulle rendite pensionistiche retributive di insegnanti d’asilo e scuole elementari parificate, lavoratori degli enti locali, operatori sanitari, ufficiali, aiutanti e coadiutori giudiziari. Introdurre una pensione di garanzia per i giovani, nuove misure di flessibilità in uscita dal Mdl, rafforzare ed allargare Ape Sociale, risolvere vertenza Opzione Donna. No all’incremento dell’importo minimo per l’anticipo della pensione contributiva a tre volte l’assegno sociale. Piena rivalutazione di tutte le pensioni ed estensione delle 14me mensilità. Sostenere e incentivare l’adesione per la previdenza complementare

Politiche sociali: più risorse a sostegno della disabilità e della povertà. Finanziare la legge sulla non autosufficienza per supportare anziani, famiglie e persone fragili

Fisco: azzerare la tassazione sulla contrattazione decentrata da estendere ai settori pubblici, rendere permanente il taglio del cuneo contributivo, detassare subito le tredicesime da lavoro e pensione in modo proporzionale al reddito

Sanità: sbloccare assunzioni di medici, infermieri, personale socio-sanitario; investire sulla medicina territoriale, azzerare le liste di attesa, garantire il diritto alla salute e prestazioni sanitarie e sociali in ogni territorio Pubblico impiego: incrementare le risorse per Scuola, Enti Locali, Ricerca, Università e sbloccare le assunzioni stabilizzando il precariato storico

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