mercoledì, 16 Ottobre, 2024
Energia

L’Enea: un decalogo per risparmiare sul riscaldamento

Il fotovoltaico permette di ridurre la bolletta del 40%. Il portale Arera per controllare i propri consumi

L’Enea sforna il decalogo per ridurre i consumi e risparmiare sulla bolletta, ma migliaia di condomini hanno acceso le caldaie nonostante le temperature esterne siano quelle di un mite autunno. Chi abita ai piani alti sente più freddo e chiude più riscaldamento, chi abita ai piani centrali, con i termosifoni accesi è costretto a tenere le finestre aperte. Contraddizioni basate sulle regole generali più che scelte di buonsenso. C’è chi ha acceso i caloriferi già dal 18 ottobre, soprattutto al Nord e chi dovrà attendere l’8 dicembre, soprattutto in Sicilia. Che poi faccia caldo o freddo, spesso, poco importa.

I suggerimenti

Primo suggerimento degli esperti, sopra ogni altro, è quello di monitorare e controllare i propri consumi, ad esempio, installando uno “smart meter”, ovvero un misuratore dei consumi in tempo reale, in grado anche di dialogare con il cellulare attraverso un’app. “La prima strategia di risparmio è monitorare i consumi per identificare ed evitare gli sprechi, anche inconsapevoli. Lo scorso anno le misure comportamentali attuate dai cittadini hanno rivestito un ruolo significativo per conseguire l’obiettivo di contenimento dei consumi energetici nazionali” sottolinea Nicolandrea Calabrese, responsabile del Laboratorio Enea di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano.

Come risparmiare

Il decalogo, come sopra, propone innanzi tutto di installare sistemi di monitoraggio e controllo. Quindi, eseguire la manutenzione degli impianti: un impianto consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, è pulito e senza incrostazioni di calcare. Per chi non effettua la manutenzione del proprio impianto è prevista una multa a partire da 500 euro (D.P.R. 74/2013). Poi controllare la temperatura degli ambienti: bastano 19°C per garantire il comfort necessario. Per ogni grado in meno si risparmia fino al 10% sui consumi di combustibile. Fare attenzione alle ore di accensione: controlla in quale delle 6 zone climatiche d’Italia ci si trova: il numero di ore massime di accensione varia, per legge, in base alla zona climatica. Accendere l’impianto un’ora in meno al giorno e ridurre di un grado di temperatura, può portare a un risparmio energetico di circa il 15%. Schermare le finestre durante la notte; le persiane e le tapparelle o anche tende pesanti riducono le dispersioni di calore verso l’esterno.

Accorgimenti importanti

Poi si possono evitare dispersioni e sprechi evitando di porre schermature davanti ai termosifoni, come tende o mobili, che ostacolano la diffusione del calore verso l’ambiente. Bene, invece, inserire materiali riflettenti tra muro e termosifone: anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l’esterno. Non lasciare le finestre aperte troppo a lungo: per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti. Fare un check-up dell’abitazione affidandosi a un tecnico qualificato. Si possono abbattere i consumi installando valvole termostatiche: obbligatorie per legge nei condomini, le valvole termostatiche permettono di ridurre i consumi fino al 20% e, infine, scegliere soluzioni di ultima generazione sostituendo il vecchio impianto con uno a condensazione o a pompa di calore ad alta efficienza e adotta cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici a distanza.

Portale consumi energetici

Tornando al suggerimento numero uno, ovvero il monitoraggio, un aiuto può arrivare anche dal Portale dei consumi gestito dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), che offre un servizio gratuito, grazie al quale tutti possono conoscere letture e consumi delle proprie utenze.

Il fotovoltaico

Poi c’è la scelta del fotovoltaico. L’Enea riporta i dati dell’ultimo Rapporto GSE sul solare fotovoltaico: alla fine del 2022 l’82,5% dei circa 1,2 milioni di impianti in funzione in Italia erano installati nel settore residenziale, con una capacità complessiva di circa 5 mila MW, pari al 20% della capacità fotovoltaica totale. Dal monitoraggio su diverse abitazioni, è risultato evidente che i consumi energetici, anche quelli legati al riscaldamento, sono concentrati nel primo mattino e, soprattutto, la sera. Insomma dal confronto tra i consumi registrati da agosto 2022 a marzo 2023 e la media dei consumi registrati nello stesso periodo dei 5 anni precedenti (tra il 2017 e il 2022), emerge un risparmio di gas metano di circa 10 miliardi di metri cubi, pari al 18%, superiore all’obiettivo di 8,2 miliardi di metri cubi fissato dal Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale pubblicato il 6 settembre 2022.

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