sabato, 27 Aprile, 2024
Attualità

Mattarella: “Risorse per la ricerca scientifica limitate rispetto agli standard”

Il Presidente: "I giovani ricercatori italiani in giro per il mondo devono poter tornare"

Le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella rappresentano un monito forte e chiaro: la ricerca scientifica è un investimento indispensabile per il futuro del Paese e per la lotta contro le sfide globali, come quella del cancro. Solo garantendo risorse adeguate e creando condizioni favorevoli per i ricercatori, l’Italia potrà interrompere la fuga dei cervelli e permettere ai suoi giovani di contribuire alla crescita e al benessere del Paese. Questo, in pratica, il sunto del messaggio che il Capo dello Stato ha lanciato ieri al Quirinale nell’ambito della celebrazione de ‘I Giorni della Ricerca’.

Si cita Platone

Mattarella nel corso del suo discorso per sottolineare l’importanza cruciale dello studio medico come garanzia per il futuro ha citato il filosofo Platone secondo il quale “una vita senza ricerca non è degna per l’uomo di essere vissuta”. Però ha anche fatto notare che “le nostre risorse globalmente destinate alla ricerca scientifica sono limitate rispetto agli standard che vogliamo raggiungere”, mandando in pratica un messaggio chiaro: non bisogna tagliare i fondi al mondo della sanità e della medicina: “La ricerca è garanzia di futuro. La ricerca di ieri è già diventata la cura di oggi, la ricerca di oggi sarà la cura di domani. Eppure dopo tanta evidenza, dopo che è stato dimostrato nella drammatica esperienza della pandemia che i costi umani sarebbero stati di gran lunga maggiori senza la scoperta dei vaccini in tempi rapidi, continuano a circolare teorie irragionevoli e anti-scientifiche. Non soltanto offuscano la visione del bene comune, ma sovente minacciano la salute stessa dei cittadini, contravvenendo alla prescrizione dell’art 32 della Costituzione, secondo il quale la salute è, insieme, diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività”.

Fuga dei cervelli

Il Presidente ha poi puntato i riflettori sulla questione della cosiddetta ‘fuga dei cervelli’, sottolineando che i giovani ricercatori italiani sono qualificati e si fanno valere in ogni contesto internazionale: “Emergono per qualità in tanti laboratori di tutto il mondo e rappresentano un orgoglio per il Paese, oltre che un motore per l’Europa”. Ha quindi riconosciuto che molti giovani ricercatori vanno all’estero e vi rimangono, non per mancanza di volontà di lavorare in Italia, ma perché nel Paese le condizioni – economiche e professionali – sono spesso meno favorevoli: “Devono poter circolare e fare esperienze nelle università, nei centri di ricerca, nei laboratori dell’Europa e del mondo. Tutto questo è prezioso e devono poter tornare se lo richiedono”. Il Capo dello Stato ha quindi lanciato un appello a tutte le forze sociali, invitandole a unirsi in uno sforzo collettivo per sostenere i giovani ricercatori, per consentire loro di esprimere il loro talento anche in Italia.

Insieme ad Airc

L’iniziativa al Quirinale è stata promossa dall’Associazione italiana per la ricerca sul cancro. Sono intervenuti Andrea Sironi, Presidente della Fondazione Airc, Federico Caligaris Cappio, Direttore scientifico della Fondazione, Luca Boldrini, oncologo e ricercatore al Policlinico Gemelli di Roma, Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca, Orazio Schillaci, Ministro della Salute, in rappresentanza del Governo. Il Capo dello Stato ha consegnato il Premio Airc ‘Credere nella Ricerca” a Federfarma, per l’impegno profuso in attività di sensibilizzazione e in iniziative per il sostegno alla ricerca sul cancro; al Prof. Antonio Pescapé dell’Università Federico II di Napoli, per aver contribuito a diffondere la conoscenza della missione di Fondazione Airc tra le nuove generazioni; a Mara Venier per il suo impegno continuativo a fianco di Airc nel sostenere, attraverso le trasmissioni televisive, la ricerca sul cancro. Il Premio scientifico biennale AIRC ‘Beppe della Porta’ è stato consegnato al Prof. Andrea Necchi dell’Ospedale San Raffaele di Milano per gli studi pioneristici sull’utilizzo dell’immunoterapia neoadiuvante nel carcinoma della vescica. Presenti tra gli altri Lorenzo Fontana, Presidente della Camera dei Deputati, Maria Domenica Castellone, Vice Presidente del Senato della Repubblica e Daria de Pretis, Vice Presidente della Corte Costituzionale.

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