mercoledì, 1 Maggio, 2024
Società

Al via la campagna ‘Qui Vivo’ di Save the Children

Al via la campagna di sensibilizzazione “Qui Vivo”, che vuole mettere al centro dell’attenzione i bambini, le bambine e gli adolescenti che vivono nelle periferie geografiche, sociali ed educative nel nostro Paese. All’iniziativa di Save the Children tutti possono aderire alla campagna firmando la petizione lanciata oggi per assicurare educazione di qualità, attività sportive, opportunità e spazi sicuri in cui crescere a tutti i bambini, a partire da elementi molto concreti, come l’apertura delle scuole tutto il giorno o la presenza di biblioteche scolastiche e palestre in tutte le periferie. Con la nuova campagna, Save the Children lancia anche un programma di intervento specifico, “Qui, un quartiere per crescere”.

Migliorare la qualità di vita

Predisposto nel 2022, il programma si snoderà su un arco temporale di 9 anni e coinvolge nella prima fase 5 quartieri particolarmente poveri di servizi e opportunità per i minori in cinque grandi città italiane, Torino (Aurora-Porta Palazzo), Prato (Macrolotto Zero), Roma (Ostia ponente), Napoli (Pianura) e Palermo (Zen2), con l’obbiettivo di migliorare concretamente il contesto di vita di bambini, bambine e adolescenti in questi luoghi. L’Intervento si basa sulla loro partecipazione diretta alla definizione di obiettivi condivisi, su un piano di sviluppo territoriale in collaborazione con i principali attori locali che riguarda gli ambiti dell’istruzione e dell’educazione, della salute e del benessere psico-fisico, dell’ambiente e della lotta alla povertà materiale e educativa, nell’ambito di un accordo quadro con il Comune o l’ente locale di riferimento e con il coinvolgimento di un Comitato Scientifico e da un gruppo di esperti.

Programma di innovazione sociale

“Le periferie urbane oggi sono le vere città dei bambini perché è lì che vive la maggior parte di loro, ma spesso non offrono spazi, stimoli e opportunità adeguati alla crescita, alimentando, invece, isolamento e marginalità. Nel nostro lavoro in questi contesti, ci troviamo spesso a dialogare con ragazze e ragazzi pieni di risorse e talento, che si sentono traditi dagli adulti, come se il degrado e la deprivazione fossero l’unica risposta di cui siamo capaci nei confronti dei loro bisogni. Per questo, con la campagna “Qui Vivo” e il programma di innovazione sociale che lanciamo oggi, puntiamo a valorizzare in positivo la partecipazione e il protagonismo di bambine, bambini e adolescenti, loro sono la migliore risorsa per la rigenerazione e il futuro dei luoghi che abitano. Siamo partiti da cinque territori distribuiti geograficamente da nord a sud nel Paese, caratterizzati da una significativa concentrazione di minori residenti, anche di origine straniera, e da condizioni di deprivazione che li riguardano da vicino”, “, ha dichiarato Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children.

Abbandono scolastico e povertà educativa

“Sono quartieri dove Save the Children ha da tempo avviato percorsi di collaborazione con le realtà pubbliche e private locali nei progetti per il contrasto dell’abbandono scolastico e della povertà educativa, e per l’inclusione dei minori con background migratorio, e dove stiamo ora proponendo un piano condiviso e plurale, con una prospettiva di lungo termine, che possa davvero generare cambiamenti strutturali e sostenibili per tutti i bambini e i ragazzi che vivono in questi quartieri”, ha aggiunto.

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