lunedì, 6 Maggio, 2024
Esteri

L’assalto contro Israele e il riflesso condizionato a favore dei carnefici

Putin invade l’Ucraina? È colpa dell’Ucraina, dell’Europa e della Nato. Hamas assalta Israele? È colpa di Israele e degli Stati Uniti. Un giorno -chissà- alla Corea del Nord salterà in testa di lanciare missili su Tokyo? Sarà colpa del Giappone. E se l’Iran insieme alla Siria volesse colpire l’Arabia saudita? Sarebbe colpa di Riad e dei suoi amici americani e occidentali. Follia? No è il riflesso condizionato di gente cinica e irresponsabile che si sciacqua la bocca con la parola pace, ma imbratta un valore così sacro col fango dell’ipocrisia e dell’opportunismo. Costoro, guarda caso, si ritrovano sempre a simpatizzare con Paesi e gruppi guerrafondai e spietati.

Antisemitisimo, antiamericanismo e odio per l’Occidente

Nulla importa a questi politici, sedicenti intellettuali, marionette dei talk show di tutto ciò che succede nella realtà. In loro scatta un non-pensiero, un misto di demente irrazionalità e di presunta superiorità morale che li porta a scegliere sempre il campo dei carnefici. Perché accade? Perché i loro mostri interiori che ispirano queste prese di posizione sono tre: l’antisemitismo, l’antiamericanismo e, più in generale, l’odio contro quell’Occidente che consente a questa gente di pensare liberamente e prosperare economicamente.

I distinguo, le timide condanne con tanti se e ma rispetto alla criminale azione di guerra di Hamas rivelano proprio questo atteggiamento che merita il più profondo disprezzo.

Hamas non rappresenta il popolo palestinese

Secondo queste anime che Dante non saprebbe in quale girone infernale collocare Hamas starebbe combattendo per il popolo palestinese quindi meriterebbe una qualche comprensione. Hamas è un’organizzazione terroristica ed è il principale ostacolo alla soluzione pacifica della questione palestinese. Il suo obiettivo è quello di distruggere Israele e per fare questo non esita a farsi aiutare da chi condivide questo scellerato disegno, e cioè l’Iran e il suo braccio armato presente nel Medio Oriente, Hezbollah. Altro che difensori di un popolo senza patria!

Tutti gli osservatori Concordano su due punti

Il primo. Uno degli obiettivi dell’attacco a Israele è quello di interrompere il dialogo tra Tel Aviv e l’Arabia saudita, parte importante degli Accordi di Abramo, firmati il 13 agosto 2020 tra Israele, Emirati e Bahrein per normalizzare i rapporti tra i Paesi arabi e lo Stato ebraico.

Il secondo. Hamas vuol colpire a morte l’Autorità Nazionale Palestinese di Abu Mazen, creando una sollevazione popolare in Cisgiordania contro Fatah.

Giustificazionismo cinico

Mai come adesso il modo libero, l’intero Occidente deve stare con Israele senza esitazioni e distinguo. Si possono ovviamente criticare alcune scelte dei recenti governi israeliani ma nulla può giustificare la guerra terroristica di Hamas.

La questione palestinese va risolta una volta per tutte dando una terra a quel popolo ma solo se riconosce lo Stato di Israele e vuol vivere in pace con il popolo ebraico.

Una considerazione finale però si impone. I tanti amici di Putin, che non vedono l’ora di chiudere la guerra in Ucraina concedendo all’aggressore territori che ha usurpato non hanno nulla di dire sui legami contorti che Mosca intrattiene con l’Iran e la Siria acerrimi nemici di Israele che festeggiano il massacro di centinaia israeliani? Almeno un po’ di imbarazzo. No?

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