sabato, 27 Aprile, 2024
Società

Contrasto alle baby gang e pene per i genitori. Meloni: lo Stato ci mette la faccia

Cdm, misure anti criminalità minorile. In arrivo fondi per Lampedusa ed Emilia Romagna. Istituzione delle Zes per il Mezzogiorno

Dalle baby gang, con la conferma delle norme restrittive anche per i genitori; il rilancio dell’economia in alcune aree del Mezzogiorno, il rinvio del blocco dei veicoli diesel Euro5 in Piemonte; semaforo verde per fondi destinati al post alluvione dell’Emilia Romagna e per Lampedusa. Il Consiglio dei ministri tenuto ieri pomeriggio a Palazzo Chigi in poco più di due ore ha dato il via libera a misure molto diverse tra loro con piena soddisfazione del presidente del consiglio Giorgia Meloni.

L’impegno del Governo

Al termine del Cdm si è tenuta una lunga conferenza stampa per illustrare i punti approvati, ad iniziare dal decreto “Caivano”.

Lo Stato “ci mette la faccia”

Con orgoglio il premier ha voluto rivendicare l’impegno dello Stato e del Governo. “Volevo essere qui perché penso che il lavoro che abbiamo portato oggi in Cdm sia fatto di norme importanti su alcune materie in cui in passato lo Stato ha preferito di occuparsi di altro, ha dato il segnale che su alcune questioni era meglio non entrare e metterci la faccia perchè pericoloso. Io penso che quello di oggi è un segno di uno Stato che decide di mettere la faccia in materie complesse e difficili da risolvere”

Minori e pornografia

“Le norme io le considero molto ponderate”, ha spiegato il premier Giorgia Meloni, “il tema della pornografia e i minori bisogna continuare ad approfondirlo, si aprono una serie di dinamiche che vanno valutate sul piano normativo, quello che abbiamo fatto oggi non è sufficiente. Se ne servono altre, o ci verranno segnalate, andremo avanti”.
“In Italia”, ha sottolineato il presidente del Consiglio, “c’è l’obbligo scolastico e quello deve essere garantito. La scuola deve essere luogo di socializzazione”.

Il premier: fondi per le opere

Su un tema Giorgia Meloni si è soffermata esprimendo la sua soddisfazione. “Sono contenta della norma che portiamo a Lampedusa, che più di tutte ha pagato l’emergenza dei flussi migratori illegali. Quando oggi ho annunciato al sindaco l’intervento mi ha detto ’È il più importante stanziamento fatto finora”.

Medaglia d’oro per Giovanbattista Cutolo

“Sono colpita dalla reazione per la cosa peggiore che ti possa capitare”, ha spiegato Giorgia Meloni durante la conferenza stampa in merito al caso di cronaca e la morte del giovane musicista partenopeo, “Ho trovato una donna che vuole combattere e a queste persone delle risposte vanno date. Noi intendiamo proporre per il ragazzo la medaglia d’oro al valore civile”. Spiega il premier dopo aver incontrato la mamma del musicista ucciso a Napoli.

Le polemiche su Giambruno

“Giambruno?”, ha fatto presente Giorgia Meloni, riferendosi al consorte e agli attacchi subiti come conduttore televisivo per aver espresso alcune opinioni, “E’ stato frainteso. Occhi aperti e testa sulle spalle, mia madre me lo ha sempre detto. Ci vedo questo, dopodiché sono mesi che qualsiasi cosa Andrea Giambruno dica vengo chiamata in causa. Vorrei capire qual è la lettura che voi date del concetto di libertà di stampa. Un giornalista non dice in tv quello che pensa la moglie”.

Il decreto Caivano

Si è passati poi alla illustrazione del decreto Caivano, che “prende spunto dalla presenza della premier Giorgia Meloni e di altri ministri una settimana fa in quel luogo”, ha evidenziato il sottosegretario Alfredo Mantovano, “dopo il terribile episodio di cronaca che ha sconvolto l’Italia ed intende individuare un modello d’intervento che varrà nell’immediato per Caivano e poi, ricorrendone le condizioni, per altre aree degradate del Paese. E’ un modulo che prende in considerazione non solo la piaga della criminalità minorile, ma anche l’offerta di qualcosa di positivo e di alternativo alla strada, allo spaccio. Misure in larga parte sollecitate da magistrati e forze di polizia che abbiamo incontrato lì, da don Patriciello ad altri”.

Nordio: genitori responsabili

Sulla responsabilità dei genitori ha insistito il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, “E’ stata prevista la pena della reclusione per i genitori che non mandano i figli a scuola”.

Piantedosi: arresto per spaccio

Nel decreto legge Caivano si introduce: “Un aumento della sanzione per lo spaccio di lieve entità con l’arresto in flagranza del minore”, ha spiegato il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, “l’istituto dell’ammonimento del questore viene esteso anche ai minorenni di età compresa tra i 12 ed i 14 anni per reati con pena non inferiore a 5 anni”.

No al blocco del cellulare

Dal “decreto Caivano”, è stata cancellata, invece, la stretta sui cellulari. Nella versione del decreto approdata sul tavolo del Governo era infatti prevista l’estensione ai quattordicenni dell’avviso orale del Questore che, nel caso in cui il giovane risultasse condannato – anche non in via definitiva – avrebbe potuto vietare l’utilizzo di social, web, telefoni cellulari e pc.

Baby gang, giro di vite

Il Cdm ha confermato, – come già proposto dal Dl del pre Consiglio di mercoledì -, misure repressive per ogni forma di violenza minorile, con azioni penali e sanzioni economiche che coinvolgeranno anche i genitori. Un capitolo importante del Dl è il contrasto alla dispersione scolastica. Ora è prevista una pena che va fino a due anni di carcere per i genitori qualora il figlio non frequenti la scuola dell’obbligo. “Chiunque, rivestito di autorità o incaricato della vigilanza sopra un minore”, si legge nella bozza, “omette, senza giusto motivo, d’impartirgli o di fargli impartire l’istruzione obbligatoria è punito con la reclusione fino a due anni”.

Multe ai genitori

Se il minore al di sopra dei 14 anni viene sottoposto alla procedura di ammonimento secondo la decisione del Questore, ai genitori può essere applicata una multa fino a mille euro. Il questore convoca il minore “unitamente ad almeno un genitore o ad altra persona esercente la responsabilità genitoriale”.

Obbligo educativo

“Nei confronti di chi era tenuto alla sorveglianza del minore o all’assolvimento degli obblighi educativi”, si evidenzia nella bozza, “è applicata la sanzione amministrativa pecuniaria da 200 euro a mille euro, salvo che non provi di non aver potuto impedire il fatto”.

Fondi per sistemare le scuole

Per gli istituti del Mezzogiorno il Cdm ha deciso di stanziate risorse pari a 32 milioni complessivi in tre anni. “Al fine di potenziare l’organico dei docenti per l’accompagnamento dei progetti pilota del piano ‘Agenda Sud’, è autorizzata per gli anni scolastici 2023/2024 e 2024/2025 la spesa di 6.400.000 euro per l’anno 2023, 16.000.000 euro per l’anno 2024 e 9.600.000 euro per l’anno 2025”.

Osservatorio sulla devianza

Il Cda ha poi deciso di istituire un Osservatorio sulla devianza minorile: “con il compito di coordinare percorsi dedicati per la prevenzione della dispersione scolastica, nonché interventi di rigenerazione urbana nelle periferie e di educazione alla legalità”.

Piano di rieducazione

Le misure previste dal decreto non sono solo punitive ma saranno anche rieducative.
La bozza indica infatti anche un “percorso di rieducazione civica e sociale del minore”.
Il percorso rieducativo, avrà una parte dedicata al lavoro, “che sarà svolto sulla base di un programma rieducativo che preveda, sentiti i servizi minorili di cui all’articolo 6 e compatibilmente con la legislazione sul lavoro minorile”, si fa presente nella riforma, “lo svolgimento di lavori socialmente utili o la collaborazione a titolo gratuito con enti no profit o lo svolgimento di altre attività a beneficio della comunità di appartenenza, per un periodo compreso da uno a sei mesi”.

Dignità e tutela delle vittime

Una norma per la tutela della dignità delle vittime dei reati commessi per via telematica. “La vittima di un reato commesso per via telematica”, si legge nella bozza varata dal Cdm, “può inoltrare al titolare del trattamento o al gestore del sito internet o del social media un’istanza per l’oscuramento, la rimozione o il blocco di qualsiasi dato personale riguardante i fatti di reato di cui è stato vittima, diffuso nella rete internet, previa conservazione dei dati originali, anche qualora la condotta, da identificare espressamente tramite relativo uniform resource locator (Url), non integri le fattispecie previste dall’articolo 167 del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, ovvero da altre norme incriminatrici”.

L’intervento del Garante

“Qualora”, si puntualizza nel Decreto, “entro le ventiquattro ore successive al ricevimento dell’istanza, il soggetto responsabile non abbia comunicato di avere assunto l’incarico di provvedere all’oscuramento, alla rimozione o al blocco richiesto, ed entro quarantotto ore non vi abbia provveduto, o comunque nel caso in cui non sia possibile identificare il titolare del trattamento o il gestore del sito internet o del social media, l’interessato può rivolgere analoga richiesta, mediante segnalazione o reclamo, al Garante per la protezione dei dati personali”.

I fondi per Caivano

Sono inoltre previsti interventi infrastrutturali urgenti in favore del Comune di Caivano. “Al fine di fronteggiare le situazioni di degrado, vulnerabilità sociale e disagio giovanile presenti nel territorio del Comune di Caivano”, è stato deciso dal Cdm, “il Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri predispone, d’intesa con il Comune di Caivano, un piano straordinario di interventi infrastrutturali o di riqualificazione nell’ambito del territorio del predetto Comune. Con delibera del Consiglio dei ministri, viene approvato il piano degli interventi di cui al primo periodo e viene nominato un Commissario straordinario con il compito di procedere alla sua attuazione, con assegnazione delle relative risorse nel limite complessivo di 30 milioni di euro”.

Risorse per l’Emilia-Romagna

Su proposta del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, il Consiglio dei ministri ieri pomeriggio ha stanziato la somma di 5.395.000 di euro, per la realizzazione in Emilia Romagna degli interventi richiesti dagli eccezionali eventi alluvionali verificatisi dal 22 novembre al 5 dicembre dello scorso anno. Il provvedimento riguarda il territorio dei Comuni di Comacchio, Goro e Codigoro, in provincia di Ferrara, di Cesenatico, Gatteo e Savignano sul Rubicone in provincia di Forlì-Cesena e nel Comune di Ravenna.

Fitto: fondi per Lampedusa

Durate la conferenza stampa tenuta sl termine del Cdm sono state puntualizzare alcune misure economiche. “Esiste un articolo nel decreto Sud e coesione relativo al Comune di Lampedusa”, ministro ha sottolinea il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, “che ha come obiettivo quello di svolgere una funzione di compensazione per il gravissimo disagio che l’isola subisce” in quanto primo approdo di molti migranti “e prevede uno stanziamento di 45 milioni di euro”.

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