giovedì, 5 Dicembre, 2024
Agroalimentare

Sicurezza alimentare, ispezione dei Nas nella “movida” del centro Italia: 6 chiusure e 81 violazioni

I militari dei NAS dell’Italia centrale, nel corso di un servizio coordinato dal Gruppo Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma, hanno condotto una complessa indagine di controllo nelle principali località turistiche presso gli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande, al fine di garantire la tutela della salute dei consumatori. In particolare sono state ispezionate le aree della movida livornese, della riviera romagnola e le località balneari a maggiore attrazione turistica quali Terracina e l’Isola di Ponza, gli eventi sul Lungarno e nel centro storico di Parma. I controlli hanno interessato complessivamente 160 strutture, tra cui anche discoteche e stabilimenti balneari, evidenziando violazioni non conformi per ottantuno di esse (pari al 50% degli obiettivi ispezionati); sei di queste strutture sono state oggetto di provvedimenti di sospensione dell’attività a causa di irregolarità igienico-sanitarie e strutturali, impedendone la prosecuzione del servizio. Tali irregolarità hanno nell’insieme comportato violazioni penali e amministrative per un ammontare di 117 mila euro, riguardanti numerosi inadempimenti emersi nel corso delle ispezioni effettuate; parecchie strutture sanzionate hanno provveduto alla contestazione delle suddette inosservanze. Circa il 50% delle non conformità accertate hanno riguardato carenze igienico-sanitarie e strutturali di ambienti adibiti alla preparazione e alla somministrazione dei pasti, come aree improvvisate o ampliate abusivamente oppure collocati in spazi ristretti e inadeguati. Durante le ispezioni dei NAS, nelle situazioni più gravi, sono stati rilevati alimenti di varia origine in cattivo stato di conservazione; in alcuni casi anche proposti ai clienti come freschi, mentre in altri casi mancava l’indicazione circa la tracciabilità del prodotto o la presenza di allergeni. Per tali motivi, i NAS hanno proceduto al sequestro di 1.350 kg di alimenti irregolari. I 6 provvedimenti di chiusura delle attività hanno riguardato cinque strutture/ambienti destinati alla lavorazione e alla gestione degli alimenti e dei pasti, mentre in una situazione è stato sospeso l’utilizzo di una piscina abusivamente attivata, quale pertinenza del villaggio turistico.

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