Sicurezza e legalità si confermano al centro dell’operazione della Guardia Costiera anche nel 2022, certificati anche dalle evidenze operative: 2.183 persone salvate, oltre 1.300 illeciti ambientali accertati e 372 tonnellate di prodotto ittico sequestrato, frutto di attività illecite. “Il rapporto annuale ci restituisce i numeri che rendono giustizia del lavoro, della passione, dell’impegno, della professionalità delle donne e degli uomini della Guardia Costiera”. Così il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, intervenuto presso l’Aula del Parlamentino del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici alla presentazione del Rapporto annuale 2022 delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera. A illustrare i dati, introdotti da un breve filmato di presentazione, è stato il capitano di Vascello Cosimo Nicastro, capo Ufficio Comunicazione del Comando Generale. Presente anche il comandante generale, Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone. Tra i diversi sistemi in uso alla Guardia Costiera, il Clean Sea Net, che permette di localizzare eventuali inquinamenti in mare causati da navi e indentificare i responsabili, e il PELAGUS che consente di monitorare costantemente circa 80.000 navi e processare nell’arco dell’anno 21 miliardi di informazioni e dati utili per garantire la sicurezza in mare. I droni, messi a disposizione della Guardia Costiera dall’agenzia europea EMSA hanno volato, non solo per garantire la sicurezza della navigazione, ma anche al servizio dell’ambiente con 329 ore complessive di volo e 56 avvistamenti di grandi vertebrati marini. Preziosi dati messi a disposizione della comunità scientifica. Il patrimonio naturale delle Aree Marine Protette è stato tutelato dalla Guardia Costiera con 3.464 missioni navali, 244 missioni aeree e 92 missioni subacquee, con ricadute positive sul turismo e sull’economia. A tutela delle risorse ittiche del Paese, degli onesti operatori del settore e dei consumatori, l’attività del Corpo in materia di pesca ha registrato oltre 90.000 controlli che hanno portato a 8 milioni di euro di sanzioni. L’attività ispettiva e certificativa del naviglio nazionale ha concorso a sostenere lo sviluppo della “Blue economy”. L’articolato e approfondito sistema di controlli condotto dagli ispettori della Guardia Costiera sulle unità italiane (6.374 i certificati rilasciati a unità maggiori) ha contribuito al raggiungimento di prestigiosi risultati internazionali. Tra le 1.627 unità straniere ispezionate nei porti italiani, 199 sono state sottoposte a fermo amministrativo per gravi carenze tali da compromettere la sicurezza della nave. L’efficienza dei servizi e le risposte al cittadino si traducono in 5.804 bollini blu rilasciati in mare e 165 sui laghi maggiori 37.860 procedimenti amministrativi istruiti per patenti nautiche. “La presentazione del Rapporto 2022 è un’occasione per raccontare qual è il nostro ruolo nel mondo marittimo un mondo marittimo sempre più complesso e variegato. Come organo periferico del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Guardia Costiera si pone al centro della marittimità del Paese: con la nostra prontezza operativa, la presenza in mare e a terra siamo sempre più vicini ai cittadini”, ha dichiarato Carlone.