giovedì, 25 Aprile, 2024
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Legalità: Scip, arrestati 1595 latitanti nel 2019

“Una lotta globale alla ‘Ndrangheta”, una cooperazione con le agenzie internazionali, un incremento dei rapporti bilaterali con il Regno Unito per il post-Brexit e quasi 1.600 latitanti arrestati nel 2019. Il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip) ha fatto una sintesi delle principali attività dell’anno, appena concluso, informando che dal 2020 gli appartenenti alle tre forze di polizia (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza) opereranno non più in 44 Paesi del mondo ma in 46. In una conferenza stampa al Viminale, il prefetto Vittorio Rizzi, direttore centrale della polizia criminale, ha ricordato l’importanza di un approccio interforze, fissando la lotta alla ‘Ndrangheta come una priorità.

“La ‘Ndrangheta si sta stabilendo in diversi Paesi, dove trova una legislazione non attrezzata e mercati che offrono grosse possibilità di sviluppo – ha spiegato -. Non lo fa in modo militare, ma infiltrando, in modo silente, il tessuto economico, politico e amministrativo – ha aggiunto -. Il nostro progetto è sviluppare la consapevolezza della minaccia mafiosa nel Mondo. Per il 2020 il nostro obiettivo e’ lanciare un attacco globale alla Ndrangheta”.

In totale sono stati 1.595 i latitanti arrestati nel 2019. Sono 747 attivi, ovvero quelli ricercati dalle autorità giudiziarie italiane e rintracciati all’estero, in 42 paesi del Mondo. I ricercati stranieri e catturati in Italia, considerati “passivi”, sono stati invece 848. Oltre alla famosa cattura dell’ex terrorista Cesare Battisti, avvenuta in Bolivia, il 60% dei latitanti attivi sono stati rintracciati in cinque paesi europei, fra cui Romania, Spagna, Germania, Francia e Regno Unito.

Sono stati, invece, 61 i latitanti arrestati che erano legati ad associazioni criminali mafiose, in testa Camorra e mafia etnica e a seguire ‘Ndrangheta, Cosa nostra e mafie pugliesi, con 29 milioni di beni sequestrati in 12 Paesi del Mondo. Fra i celebri latitanti c’è stata anche una donna di camorra, Valeria Pane, di 39 anni, del clan “Pesce-Marfella”, arrestata ad agosto in Portogallo; il killer serbo Marko Dordevic, catturato a Cannes sempre nel mese di agosto, grazie ad un lavoro di squadra di Italia, Serbia, Slovenia e Francia favorito dalla rete Enfast (European Network of Fugitive Search Teams); gli Italian Bonnie & Clyde, Francesco Galdelli e Vanja Goffi, arrestati in Thailandia per avere realizzato enormi truffe anche ai danni di star del cinema, come George Clooney.

Fra i più giovani, invece, c’è Antonio Bellopede, di 23 anni, già destinatario di un mandato di arresto europeo per associazione a delinquere di stampo mafioso e traffico di sostanze stupefacenti, catturato ad Ibiza nel mese di maggio. Giuseppe Spina, direttore dello Scip, ha rimarcato l’importanza dei data-base utilizzati.

L’interoperabilità delle banche dati ha portato nel 2019 ad una media di 40 milioni di interrogazioni al mese effettuate sulle varie piattaforme e ad un incremento del 6,5% dei messaggi scambiati dalla sala operativa internazionale dello Scip rispetto al 2018.

L’imminente uscita dall’Ue della Gran Bretagna, uno dei paesi “prediletti” dai latitanti, invece, secondo Rizzi, sarà “contenuta dalle risposte bilaterali” e dalle “intese tecniche che compenseranno gli strumenti che verranno meno con l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue”. (Italpress)

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