mercoledì, 24 Aprile, 2024
Lavoro

Crisi del lavoro a Torino e Chiesa

La grave crisi del lavoro che si è abbattuta su Torino e la provincia ha indotto l’arcivescovo Cesare Nosiglia a scendere in campo in prima persona.

Come? La diocesi di Torino è pronta a mettere allo stesso tavolo imprenditori, sindacati e istituzioni per studiare le possibili soluzioni, perché “non ci si può limitare a una vicinanza a parole ai tanti che hanno perso il lavoro o temono di perderlo”.

Ed eccola la proposta, lanciata al direttore della Pastorale per il lavoro, Alessandro Svaluto Ferro, a nome del pastore della Diocesi. “Vogliamo fare la nostra parte come diocesi e non restare ai margini”. Per questo motivo ai primi di gennaio sarà avviata una riunione operative “per mettere tutti insieme e cercare delle soluzioni alla crisi che colpisce sempre più lavoratori”.

Una cosa va detto subito, a scanso di equivoci. E bene ha fatto monsignor Nosiglia a sottolinearla durante l’omelia della Messa di Natale celebrata alla vigilia davanti ai cancelli dell’ex Embraco di Riva di Chieri: sono le istituzioni a dover garantire il diritto al lavoro. Ma la Chiesa intende fare la sua parte, offrendo “un luogo terzo perché tutti si incontri e provino a cercarle, partendo da tre parole: lavoro, sviluppo e persone”.

Grazie all’iniziativa del presule si fa strada l’idea di avviare una stagione di concertazione, sotto l’egida della Chiesa. E questo spiega anche la calda accoglienza che è stata riservata all’arcivescovo al termine della funzione. Tutti lavoratori, sindacalisti e dai sindaci (presenti in massa con la fascia tricolore) hanno dimostrato di comprendere e condividere le ragioni che hanno spinto il Pastore ad intervenire. 

Del resto la stessa decisione di celebrare la Messa davanti ai cancelli della ex Embraco (adesso Ventures) è stata adottata proprio per attestare l’interesse della Chiesa torinese a continuare il percorso di vicinanza, solidarietà e presenza nel mondo del lavoro. 

La stessa diocesi ha esteso l’invito, oltre che ai lavoratori, alle lavoratrici e alle famiglie della Ventures, a tutte le altre aziende in crisi, in particolar modo a quelle incontrate dall’arcivescovo nell’ultimo biennio: Comital-Lamalù, Mahle e Olisistem. E, ovviamente, sono state coinvolte anche tutte le amministrazioni pubbliche e istituzioni del territorio metropolitano, le organizzazioni sindacali in particolare quelle coinvolte direttamente dalle vicende e la comunità cristiana diocesana.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Turismo in crisi. Appello delle Associazioni, Stoppani (Confcommercio): situazione drammatica, servono aiuti alle imprese e cassa integrazione

Maurizio Piccinino

Iran: rischio crisi incontrollabile. Israele: se attaccano li cancelleremo

Antonio Gesualdi

Decreto d’agosto. Governo alle strette con il rebus blocco licenziamenti

Maurizio Piccinino

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.