giovedì, 25 Aprile, 2024
Attualità

“Non solo moneta, ma scrigno prezioso dell’identità italiana”

Intervista all'Avv. Prof. Antonio Palma presidente dell'Istituto Poligrafico Zecca di Stato

Dal dicembre 2020, dopo anni di presidenze di grandi manager ed economisti, la custodia e la direzione dei preziosi “tesori di Stato”, il Poligrafico, la Zecca ed il Museo della Medaglia, è guidato dal raffinato intellettuale Antonio Palma, Ordinario di Diritto Romano all’Università Federico II di Napoli, avvocato amministrativista, appassionato di arte e musica classica, già Presidente del Conservatorio di San Pietro a Maiella di Napoli. Lo abbiamo intervistato.

Il Poligrafico e la Zecca sono due delle più antiche e prestigiose istituzioni dello Stato Italiano. Qual’è la cifra di questa nuova presidenza?
Spero di ben amministrare lo scrigno prezioso in cui lo Stato conserva in monete, medaglie, francobolli, libri, stampe, la Storia e l’Identità Italiana. La Zecca, fondata da Vittorio Emanuele III, ha oltre un secolo di storia. Solo dalla fine degli anni ’90, le due istituzioni sono state unificate per consentirne un governo unitario con la trasformazione in una società per azioni di diritto pubblico, interamente detenuta dal Ministero delle Economie e Finanze. Nella presidenza sono stato preceduto da mirabili colleghi che come me hanno rinunciato all’approccio individualistico nella direzione di un’azienda di valore collettivo. Il mio approccio è di tipo umanistico. Dopo un lungo periodo di apprendistato condotto insieme e grazie ai ben 2000 dipendenti, ho deciso che più che innovare occorreva, nel solco della tradizione, valorizzare ogni attività del Poligrafico e promuoverne la conoscenza al di fuori dei consueti ambiti istituzionali.

Questo nuovo incarico ha cambiato il suo impegno giuridico e culturale?
Ho sempre avuto una molteplicità di interessi e di impegni. Continuo a fare l’avvocato ed il docente, a curare gli impegni istituzionali nei diversi consigli di amministrazione e nei direttivi di molte associazioni culturali, viaggio tantissimo, ma posso dire che questa presidenza ha arricchito la mia vita più di ogni altra perché ha stimolato e stimola la mia curiosità e la mia sete di conoscenza. Come molti cittadini conoscevo solo parzialmente le tante attività innovative del Poligrafico. Immaginavo ma non avevo toccato con mano il prestigio e la risonanza che hanno nel mondo.

Le sveli anche a noi e ci dica anche se questo scrigno prezioso è accessibile ai cittadini.
Il Poligrafico è noto per la produzione dei documenti aventi fede pubblica. Si pensi alla Carta di identità digitale: è’ il documento più innovativo che oggi viene prodotto ed al quale sono connessi tantissimi servizi e potenzialità che i cittadini non conoscono bene. Rientra tra i miei obiettivi, diffondere e stipulare idonei protocolli con tutti i Ministeri e gli Enti competenti, per ampliare il valore e tutelare l’identità digitale. Si pensi alla Scuola dell’Arte della Medaglia il cui museo è aperto al pubblico. Da tutto il mondo, giovani studenti di arte orafa e grafica, partecipano al bando di selezione, perché i nostri Maestri incisori sono apprezzati in tutto il Mondo. Ho avuto il piacere e l’onore di conoscerli e sono rimasto stupito dal constare che sono quasi tutte donne, dotate di grande precisione, pazienza e gusto.

Francobolli, medaglie e monete commemorative, stampe, incisioni e libri. Nell’era del web e del digitale degli NFT e dei bit coin, ha senso produrre tali oggetti?
Sono un collezionista di francobolli. Non ho più la pazienza per tenerli in ordine ed il tempo per restarne ammirato, ma non ho perso la passione di accumulare bellezza. Pensiamo alla Zecca come il posto dove si conia monete corrente. È vero coniamo le monete metalliche di uso corrente anche per Stati esteri, San Marino, il Vaticano, l’Irlanda, la Francia, la Slovenia, la Slovacchia ma ancora oggi tutti i grandi collezionisti del mondo attendono le nostre monete commemorative in oro o argento, i nostri francobolli di prima emissione o a tiratura limitata. L’azienda ha bilanci solidi. Ogni anno esauriamo la collezione numismatica grazie ad una domanda e un apprezzamento enorme perché il prodotto italiano è di altissima qualità. Poi ci sono le monete commemorative ordinarie che possono essere acquistate con prezzi accessibili e che sono lo specchio dell’attuale identità territoriale e culturale italiana.

In che senso? Cosa celebrano queste monete?
Già prima della mia presidenza il Consiglio Direttivo ha varato grafiche ed incisioni per celebrare tesori territoriali nazionali, pensiamo alle monete dedicate alla pizza, ai tortellini alla vespa. Da quando mi sono insediato ho ampliato e tessuto una nuova rete di rapporti istituzionali, per portare in tutti i luoghi di rappresentanza anche i valori della Zecca di Stato. Ho sostenuto con grande entusiasmo il conio della moneta di cinque euro per la commemorazione dell’Università di Padova : è stata emessa in 800 esemplari. Un numero bassissimo per una moneta che è destinata a diventare un pezzo molto ricercato.

Qual è il suo sogno da presidente della Zecca?
Come uomo, vorrei che già domani mattina si potesse coniare una moneta per celebrare la fine di tutte le guerre in atto, non solo in Ucraina. Come nonno, vorrei poter promuovere una moneta che segnali la crisi demografica auspicandone il superamento. Ed infine come orgoglioso Presidente vorrei costituire, con le risorse messa a disposizione della Zecca, una Fondazione Culturale per promuovere ed avviare la formazione di giovani di grande talento e valore. La mia vocazione umanistico giuridica mi impone il sogno di siglare un vero e proprio patto sociale fra cultura, mondo accademico ed istituzioni per realizzare nuovi modelli occupazionali.

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