martedì, 16 Aprile, 2024
Salute

Il codice deontologico dei medici diventa un film

Ippocrate ritorna sulla Terra, dopo 2400 anni. E piomba a Bologna, per capire cosa ne è del mondo, dei medici, delle persone. Vuole articolare un piano per salvarli, ma è già stato scritto: è il Codice di Deontologia medica. È questa la trama del film “Il Codice Deontologico”, realizzato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Bologna, scritto e diretto da Riccardo Pieralli e presentato in anteprima nell’ambito della tre giorni che, a Milano, ha visto riuniti i 106 presidenti delle Commissioni Albo Odontoiatri, nell’assemblea nazionale prima e, poi, nel convegno “Odontoiatria, eccellenza italiana”.

Protagonista Michele Cassetta, odontoiatra, medico, giornalista, divulgatore scientifico e componente del Gruppo di Lavoro Area Strategica Comunicazione della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. E proprio la Fnomceo, dopo la proiezione, il 20 dicembre a Bologna al Cinema Foscolo, e altre iniziative promosse dall’Ordine emiliano, metterà il film a disposizione di tutti gli Ordini italiani. Si prevedono presentazioni nelle scuole, ma anche giornate dedicate nei cinema e nelle università, prima di pubblicare il video su youtube.

“Il Codice Deontologico è ancora poco conosciuto, anche, purtroppo, dagli stessi medici – afferma Corrado Bondi, presidente della Cao di Bologna e componente della Cao nazionale -. Abbiamo avuto un’intuizione: renderlo attraente, dedicandogli un film”. “Un film – continua Michele Cassetta – che diverte, emoziona e fa riflettere. Siamo felici e orgogliosi di ciò che abbiamo fatto”. “Il Codice deontologico – conclude Raffaele Iandolo, presidente della Cao nazionale – non è solo la bussola che orienta l’attività e la vita di ogni medico e di ogni odontoiatra. È uno strumento che, garantendo il corretto esercizio della professione, tutela la salute dei cittadini. Per questo è giusto che lo conoscano, nei dettagli, non solo i medici, gli odontoiatri, ma anche i cittadini: i doveri deontologici dei professionisti e i diritti delle persone sono le due facce di una stessa medaglia”.

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