mercoledì, 24 Aprile, 2024
Ambiente

Per gli italiani solare ed eolico per vincere la sfida della transizione

Pensando al futuro, l’81% degli italiani ritiene che il Paese dovrebbe puntare sul solare e il 59% sull’eolico. Emerge la necessità che i grandi impianti siano dislocati sulla copertura di grandi edifici come centri commerciali e stazioni ferroviarie (83%), oppure a terra ma solo in aree agricole e senza valori naturalistici (63%). Il 78% ritiene importante per l’Italia incentivare l’eolico offshore e il 52% lo giudica positivo a patto che si rispetti la fauna marina, che si salvaguardino le rotte degli uccelli migratori e che si sostenga l’economia locale. È questa la fotografia che emerge dal 19° Rapporto “Gli italiani, il solare e la green economy” con focus su “Rinnovabili e paesaggio” realizzato dall’Osservatorio sul solare della Fondazione UniVerde e da Noto Sondaggi, i cui dati sono stati divulgati nel corso del convegno phygital “Nuove Energie per l’Innovazione. La rivoluzione ecologica: il tempo è adesso, il futuro è adesso”.

L’iniziativa è stata promossa dalla Fondazione UniVerde e dalla Società Geografica Italiana, nell’ambito degli eventi inseriti nel Programma Nazionale ufficiale per la Settimana di Educazione alla Sostenibilità del CNESA 2030 della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, e con la Main Partnership di Renexia.

Media Partners: Askanews, Italpress, TeleAmbiente, Canale Energia, Opera2030, SOS Terra Onlus. “Dal punto di vista del geografo – afferma Claudio Cerreti, presidente della Società Geografica Italiana – è del tutto evidente che la ‘produzione’ di territorio è un processo continuo, permanente, che non può essere arrestato, imbalsamando un tratto di spazio terrestre. Nemmeno per rispondere a esigenze condivise e importantissime, come la salvaguardia del paesaggio o dell’ecosistema. Semplicemente non è possibile. Ma questa stessa consapevolezza della vitalità del territorio non può che orientare verso la reale e necessaria sostenibilità di qualsiasi intervento, proprio per garantirne la capacità di rinnovarsi. In definitiva, quello che occorre è un’opera di governo, consapevole e saggia, né avventurista né oscurantista, né azzardata né attardata”.

Secondo Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde, “i cittadini vogliono rinnovabili sostenibili e questo emerge con chiarezza dal 19° Rapporto. Si rafforza ancora di più il sostegno alle rinnovabili, in particolare alle energie prodotte dal sole e dal vento. Ha fatto breccia la necessità che gli impianti rispettino i territori e le regole della vera sostenibilità. Ecco perché si deve puntare al fotovoltaico sulle coperture degli edifici, per evitare ulteriore spreco di suolo, e allo sviluppo dell’eolico offshore lontano dalla costa con particolare tutela delle esigenze paesaggistiche e della biodiversità. Queste scelte vanno nella giusta direzione di una transizione energetica rispettosa dell’ambiente. Tuttavia, per il 61% degli italiani il Governo non si sta impegnando abbastanza”.

“Affinché l’Italia sia leader delle rinnovabili, la semplificazione burocratica e la chiarezza nella programmazione degli investimenti del Pnrr sono prioritari, anche per centrare i traguardi e gli obiettivi strategici che l’Europa ci chiede”, sottolinea.

Per Riccardo Toto, direttore fenerale di Renexia, ‘è molto incoraggiante l’apprezzamento generale nell’eolico offshore che emerge dal rapporto. Ascoltare il territorio e fornire rassicurazioni alle comunità locali prima di realizzare un impianto è, a mio avviso, l’approccio giusto. È così che abbiamo fatto per Med Wind, il nostro progetto di eolico offshore floating nel cuore del Mediterraneo. L’obiettivo di Renexia è contribuire alla transizione ecologica del Paese fornendo la migliore tecnologia disponibile, quale l’eolico offshore che offre soluzioni concrete per produrre energia green e senza mai rinunciare al rispetto di tutti i criteri di sostenibilità ambientale”.

Barbara Floridia, sottosegretaria al Ministero dell’Istruzione, ha sottolineato come “questo momento di riflessione è significativo soprattutto perché vede la presenza degli studenti, donne e uomi di domani. Il ministero dell’Istruzione con il piano Ri-Generazione Scuola ha adottato un piano strutturale per la transizione ecologica e culturale degli istituti scolastici, finalizzato a raggiungere i goal dell’Agenda 2030 e a formare nuove generazioni in grado di abitare il Pianeta in modo nuovo e sostenibile. La ‘Green Community’ lavorerà a supporto delle iniziativi di Ri-Generazione e sarà composta da rappresentanti di amministrazioni pubbliche, istituzioni culturali, scientifiche, di ricerca, organizzazioni anche di rilievo internazionale. Il suo compito sarà quello di affiancare le scuole nella realizzazione di iniziative negli ambiti che vanno in questa direzione: transizione ecologica, educazione civica, ambientale e alimentare, sviluppo sostenibile, salute e corretti stili di vita”. Dalila Nesci, sottosegretaria al ministero per il Sud e la coesione territoriale, ha spiegato che “la transizione verso un modello di sviluppo sostenibile è una assoluta priorità, vogliamo promuovere una crescita compatibile con l’ambiente per affrontare la crisi climatica e quella ambientale. Per questo abbiamo promosso il Superbonus al 110%, che consentirà di riqualificare gli edifici mettendo in moto l’economia edile e abbattendo le emissioni nocive, e le Comunità energetiche, che garantiscono la possibilità di autoproduzione e consumo di energie pulite.

Come dimostra il rapporto della Fondazione Univerde aumenta ogni anno il trend positivo del fotovoltaico nella percezione dei cittadini, che considerano l’energia solare quella più efficiente, sicura, pulita. Anche attraverso le risorse del PNRR, pari a circa 70 miliardi, stiamo portando la transizione ecologica del Paese che – ha aggiunto – rappresenta la vera sfida per dare alle nuove generazioni le risposte che a gran voce chiedono e per favorire la democrazia energetica in tutti i territori. Con il contributo di imprese, Enti e associazioni del settore e l’impegno del Governo per la riqualificazione degli edifici, la creazione di comunità energetiche e la diffusione del fotovoltaico, sarà possibile costruire insieme un futuro verde e rinnovabile”. Livio De Santoli, Prorettore per la Sostenibilità presso la Sapienza Università di Roma: “Il raggiungimento dei target del Fit for 55 al 2030 destano qualche perplessità anche al semplice cittadino. Troppa complessità, troppa burocrazia. Dal sondaggio emerge il desiderio diffuso di una semplificazione consapevole, chirurgica, urgente. Gli obiettivi di rinnovabili ed efficienza energetica sono gli strumenti di contrasto al cambiamento climatico che deve essere concretamente perseguito, ma con intelligenza, coraggio e una visione unitaria. A partire dalla formazione delle giovani generazioni”.

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