venerdì, 19 Aprile, 2024
Attualità

Il manager post Covid? Dovrà essere gentile e coinvolgente

Una indagine condotta da Espresso Communication per Great Place to Work® Italia ha individuato le dieci soft skill che dovranno avere i leader di domani. Venti i docenti universitari coinvolti nello studio per tracciare l’identikit ideale del nuovo manager, che dovrà affrontare i cambiamenti dovuti alla pandemia e alle nuove esigenze dei propri collaboratori.

 

È emersa su tutte la figura del leader gentile, ovvero colui che motiva i propri collaboratori, invitandoli a dare il meglio. Il capo d’impresa ideale dovrà dimostrarsi un vero e proprio coach, un punto di riferimento per tutti coloro che fanno parte del workplace, perché il successo di un’azienda dipenderà sempre dalla capacità dei leader di mettere le persone nella condizione più corretta e performante possibile.

 IL NUOVO LEADER NON HA PAURA DI FAR EMERGERE I TALENTI ALTRUI
“La leadership è l’arte di far fare a qualcuno quello che tu vuoi perché lui lo desidera”: Sono le parole dell’ex presidente degli USA Dwight David Eisenhower, un paradigma quanto mai attuale in questo particolare periodo storico. Secondo Alessandro Sancino, esperto di Public Leadership e professore di Economia Aziendale presso l’Università’ degli studi di Milano-Bicocca, “il leader di oggi è una figura capace di motivare e mobilitare energie e risorse, dando un senso a quello che si fa. Il vero leader moltiplica il potenziale di leadership, creando spazi grazie a cui i talenti di ciascuno possono sentirsi dei veri e propri punti di riferimento in base alle capacità e attitudini. Non bisogna avere paura di questa apertura alle leadership collettive perché non mette in discussione il ruolo e la posizione del singolo capo d’impresa”.

 

IL CONFLITTO PUÒ ESSERE COSTRUTTIVO
Alle classiche “leader skill”, come la capacità motivazionale, se ne dovranno, quindi, affiancare altre di assoluta importanza, come la gestione dei conflitti interni, la costruzione di feedback accurati, la comunicazione efficace, l’empatia e la flessibilità. Per Andrea Montefusco, Lecturer in Organization, HR & Leadership presso la Luiss Business School, si passerà dalla figura del leader come decisore che esercita influenza a persone in grado di facilitare la costruzione della leadership: “I leader del futuro dovranno avere capacità critiche e di pensiero complesso e apprezzare il conflitto”. il Covid ha mostrato come la relazione, esasperata dalla distanza, sia essenziale e determinante in ogni forma di successo. Le competenze relazionali, a differenza di quelle tecniche, si coltivano nel tempo all’interno di ecosistemi più o meno favorevoli. Per questo il suggerimento di Marco Lombardi, professore di Sociologia presso l’Università Cattolica di Milano è di fare appello a parole chiave quali ascolto, disponibilità, empatia e impegno.

 

LA TOP TEN DELLE SOFT SKILL
Creare un «great place to work» per i collaboratori al giorno d’oggi vuol dire supportare ciascuno di loro attraverso l’ascolto attivo, generare una spirale positiva di fiducia e infondere visione e senso d’identità. Ed ecco, quindi le 10 caratteristiche fondamentali per essere un leader di successo:

  1. L’ascolto attivo, poiché il leader ha a cuore le opinioni delle persone che fanno parte della propria azienda.
  2. Il motivational speaking: il vero capo d’azienda è in grado di motivare i propri collaboratori e di ispirare fiducia e positività.
  3. Le interpersonal skill, ovvero l’attitudine alla gentilezza e, quindi, a coltivare delle relazioni efficaci all’interno del proprio workplace.
  4. La leadership collettiva: essere leader significa anche capire quando lasciare la parola ai propri collaboratori, facendoli sentire importanti e, a loro modo, anche dei punti di riferimento.
  5. Il time management, cioè la capacità di organizzare il lavoro e rispettare anche le scadenze.
  6. L’apprezzamento e la gestione dei conflitti per favorire lo scambio di opinioni.
  7. La costruzione di feedback accurati per aiutare le persone intorno a sé a migliorare sia dal punto di vista personale sia professionale.
  8. La comunicazione efficace, poiché risulta fondamentale essere chiari sia di fronte ad eventuali clienti sia agli occhi dei collaboratori.
  9. L’empatia: competenza ideale per comprendere le necessità dei propri collaboratori.
  10. La flessibilità, la quale consente di adattarsi alle diverse situazioni lavorative.

 

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