I senatori indipendenti, Bernie Sanders e Angus King, hanno presentato una proposta di legge per vietare la pubblicità diretta al consumatore dei farmaci da prescrizione, una pratica consentita solo negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda. Il disegno di legge mira a ridurre l’influenza dell’industria farmaceutica sulle scelte sanitarie e a contenere i costi del sistema. Il provvedimento vieterebbe la promozione di farmaci su TV, radio, stampa, piattaforme digitali e social media, colpendo un settore che nel 2024 ha speso miliardi in pubblicità. Secondo i dati di iSpot.TV, AbbVie ha investito oltre 700 milioni di dollari per promuovere i farmaci Skyrizi e Rinvoq, seguita da Sanofi e Novo Nordisk con campagne milionarie per Dupixent e Wegovy. “Gli americani sono stanchi di vedere pubblicità ingannevoli che spingono all’uso eccessivo di farmaci costosi,” ha dichiarato Sanders. Il contenuto del disegno di legge riecheggia le richieste avanzate da Robert F. Kennedy Jr., attuale Segretario alla Salute, che durante la campagna presidenziale del 2024 aveva promesso di eliminare le pubblicità farmaceutiche dalla televisione per combattere l’epidemia di malattie croniche. La proposta potrebbe però incontrare resistenze legali, in particolare per possibili violazioni del Primo Emendamento, che tutela la libertà di espressione commerciale. Precedenti tentativi legislativi sono falliti, ma i promotori confidano che il clima politico attuale e la crescente attenzione pubblica sui costi sanitari possano dare slancio all’iniziativa. Il dibattito è aperto: tra interessi economici e tutela della salute pubblica, il Congresso si prepara a uno scontro che potrebbe ridefinire il rapporto tra cittadini, farmaci e informazione.
