Una nuova, tragica notte di guerra ha colpito la capitale ucraina. Almeno nove persone sono state uccise e 70 ferite in un massiccio attacco combinato di missili e droni russi che ha colpito Kiev nella notte tra mercoledì e giovedì. A renderlo noto è stato il sindaco della città, Vitali Klitschko, che ha parlato di “un’azione brutale, che ha lasciato segni profondi nel cuore della capitale e nel cuore del nostro popolo”. Secondo i dati forniti dalle autorità sanitarie, 31 feriti sono attualmente ricoverati negli ospedali cittadini, tra cui cinque bambini. “Le operazioni di soccorso continuano – ha aggiunto il sindaco – e si sta lavorando per rimuovere le macerie e cercare eventuali dispersi”.
Quello della scorsa notte è stato uno degli attacchi più intensi degli ultimi mesi. Secondo quanto riferito dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la Russia avrebbe lanciato circa 70 missili, compresi missili balistici, e quasi 150 droni d’attacco su Kiev e altre località dell’Ucraina. Il bilancio nazionale delle vittime e dei feriti supera le 80 persone colpite.
44 giorni di tregua violata
“È molto importante che tutti nel mondo vedano e capiscano cosa sta realmente accadendo”, ha scritto Zelensky sul suo canale Telegram. “La distruzione è molta. Stiamo facendo il possibile per aiutare tutti. A Kiev purtroppo sono morte nove persone. Esprimo le mie più sincere condoglianze alle famiglie e agli amici delle vittime”. Il Presidente ucraino ha anche sottolineato come siano passati 44 giorni da quando l’Ucraina ha accettato un cessate il fuoco completo, su proposta degli Stati Uniti. Tuttavia, secondo Zelensky, la Russia ha continuato a colpire indisturbata, “evitando di esercitare forti pressioni diplomatiche e sottraendosi alle proprie responsabilità”.
L’attacco della scorsa notte rappresenta per il governo ucraino l’ennesima prova della mancata volontà di Mosca di porre fine al conflitto. “Ho incaricato il Ministro della Difesa – ha dichiarato Zelensky – di contattare immediatamente i nostri partner internazionali per rafforzare la difesa aerea. Gli attacchi continui dimostrano che serve di più, e serve adesso”.
Macerie e paura
Le immagini provenienti da Kiev raccontano di quartieri devastati, palazzi colpiti in pieno, automobili distrutte, finestre sventrate, fumo e sirene per tutta la notte. Squadre di emergenza e volontari stanno lavorando incessantemente per soccorrere i feriti, assistere gli sfollati e mettere in sicurezza le aree colpite. “Ma non ci arrenderemo”, ha detto una residente del quartiere Solomiansky, uno dei più colpiti, ai microfoni della tv ucraina. “Nonostante il dolore, nonostante la paura, continueremo a vivere. Non permetteremo che la nostra città venga piegata”.
Zelensky ha concluso il suo messaggio ringraziando “tutti coloro nel mondo che sostengono l’Ucraina e il nostro popolo”.