Un minuto di silenzio, tutti in piedi, e poi un lungo, commosso applauso. È così che ieri il Parlamento ha voluto omaggiare Papa Francesco. Nell’aula di Montecitorio le Camere riunite hanno reso onore al Pontefice scomparso lunedì. Dai vertici istituzionali ai leader politici di ogni schieramento, nessuno ha voluto mancare all’addio a un uomo che, per più di un decennio, ha incarnato un’idea di pontificato radicalmente innovativa, al servizio degli ultimi, dei dimenticati, dei fragili. “Il suo Magistero è stato fondato sulla solidarietà e sulla difesa della dignità umana”, ha ricordato il Presidente della Camera Lorenzo Fontana: “Un esempio di vicinanza ai fedeli e di impegno a favore anche delle persone anziane e dei più deboli”. Tra i primi a intervenire, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: ha ricordato Francesco come “una guida spirituale che ha saputo parlare al cuore di un’umanità ferita, invocando la pace con forza, sempre, anche quando sembrava impossibile. I suoi appelli non sono solo parole: sono un monito alla responsabilità di ciascuno di noi, un invito a mettere da parte l’egoismo e scegliere il dialogo, sempre”. Poi, in un momento intimo e silenzioso, si è raccolta in preghiera accanto alla bara, esposta nella Basilica di San Pietro, tra migliaia di fedeli in fila per l’ultimo saluto.
Parole di grande intensità anche da parte della Segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, che ha voluto mettere in guardia contro l’ipocrisia: “Tanti oggi lo lodano, ma non lo hanno ascoltato quando era in vita. È comodo celebrarlo adesso, difficile era seguirlo davvero. Francesco ha parlato anche a chi non crede, ha aperto varchi nel cuore della società, ponendo domande scomode, senza paura. Oggi più che mai abbiamo bisogno di quella voce che ci ricordava l’urgenza dell’umanità, dei diritti, della giustizia”.
“Amato per il suo impegno per pace e giustizia”
Il Presidente del Senato Ignazio La Russa ha invece evocato uno dei momenti più intensi del pontificato: la visita del Pontefice a Palazzo Madama, la prima di un Papa nella sede del Senato: “Fu un gesto di grande significato istituzionale e di straordinaria umanità. Il Papa non ha mai smesso di battersi per la pace e la giustizia, valori che ha testimoniato con la semplicità disarmante della sua persona. Non voglio ricordarlo con tristezza, ma con gratitudine”. Particolarmente toccante anche l’intervento del leader di Italia Viva, Matteo Renzi: “Il Papa per mestiere ci insegna come vivere, l’uomo Bergoglio ci ha insegnato come morire. Non si è mai allontanato dalla gente, nemmeno alla fine. È buffo come oggi ognuno cerchi di rivendicare una parte del suo messaggio. Ma lui non era un politico, era Pietro. Ci ha insegnato il valore della laicità proprio perché profondamente cattolico”.
Per il Presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte il messaggio di Francesco è stato rivoluzionario: “Scelse il nome di un santo povero, e fu il Papa dei poveri. Parlò contro la guerra, contro le armi, per la salvaguardia del pianeta. Ha avuto il coraggio di essere scomodo, di rompere gli schemi, e lo ha fatto sempre con amore. Non lasciamo che i suoi insegnamenti si perdano nel vento”.
“La famiglia, primo luogo di ascolto e futuro”
Il Senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ha voluto sottolineare il contributo del Papa sui temi della famiglia e della vita: “Per lui la famiglia era la prima scuola di umanità, dove si impara ad ascoltare, a condividere. E ci ha insegnato che senza la vita non c’è futuro. Ci ha chiesto coraggio, anche quando le sue parole non erano comode”. Anche il Capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Galeazzo Bignami, ha voluto ricordare il Papa con parole forti: “Ha scelto il nome del più santo degli italiani. Non è stato un Papa facile, ha sempre detto la verità. E ci ha ricordato che l’ipocrisia è la parola del diavolo. Parlava a tutti, senza barriere, anche a chi aveva sensibilità diverse”.
Una salma tra il popolo
Intanto, nella Basilica di San Pietro, ieri il corpo di Papa Francesco è stato esposto a terra, ai piedi dell’altare della Confessione, senza catafalco. Un gesto semplice, in linea con il suo stile, con la sua volontà di essere sempre tra la gente. Fino a venerdì sera sarà possibile rendere omaggio, con file che già superano le quattro ore di attesa. Più di centomila persone oggi si sono messe in fila per dare l’estremo saluto a Bergoglio.
