sabato, 19 Aprile, 2025
Esteri

Rubio e Witkoff da Macron, poi incontrano delegazione ucraina. Crosetto: Zelensky ha ragione, Kiev sia al tavolo. Attacchi di Mosca

Almeno 6 civili uccisi nelle regioni di Dnipro e Donetsk.Cremlino: l'Europa vuole la guerra. Financial Times: Ariston torna ai Merloni, “segnale” alle aziende straniere.

Parigi si conferma teatro di intensi movimenti diplomatici in un momento cruciale del conflitto in Ucraina. Nella capitale francese, infatti, si sono intrecciati ieri una serie di incontri di alto livello tra Stati Uniti, Unione Europea e rappresentanti del governo ucraino, nel tentativo di trovare uno spiraglio verso una possibile soluzione politica alla guerra, senza tuttavia indebolire la pressione esercitata su Mosca. A catalizzare l’attenzione è stata la visita ufficiale del segretario di Stato americano Marco Rubio, accompagnato dall’inviato speciale per il Medio Oriente Steve Witkoff. Per Rubio si tratta della prima missione ufficiale in Francia, e della terza in Europa da quando ha assunto l’incarico. Rubio e Witkoff sono stati ricevuti all’Eliseo per un pranzo di lavoro con Macron, preceduto da una telefonata del presidente francese al suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Subito dopo, i due rappresentanti statunitensi hanno incontrato una delegazione ucraina guidata dal capo di gabinetto Andriy Yermak, accompagnato dal ministro degli Esteri Andriy Sybiga e dal ministro della Difesa Rustem Umerov. Alla riunione hanno partecipato anche il consigliere diplomatico di Macron, Emmanuel Bonne, e i suoi omologhi tedesco e britannico, Jens Plotner e Jonathan Powell. A completare il quadro degli incontri, il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot ha avuto un colloquio nel tardo pomeriggio con Rubio, il suo collega britannico David Lammy e nuovamente con Plotner, a cui è seguito un incontro con Sybiga, in rappresentanza del governo di Kiev. La giornata si è conclusa con un “debriefing” fra Barrot, Lammy e Plotner.

Crosetto sostiene Zelensky

In Italia, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha ribadito il pieno sostegno alla posizione ucraina. “Ha ragione Zelensky – ha dichiarato a Rai3 –. I russi hanno invaso un territorio e bisognerà trovare una soluzione, ma al tavolo dei negoziati deve sedersi anche la nazione che è stata invasa”. Crosetto ha sottolineato che, in una situazione ipotetica simile che coinvolgesse l’Italia, non si accetterebbe mai la rinuncia a porzioni del proprio territorio. Dal canto suo, il presidente ucraino continua a ribadire la necessità di non abbassare la guardia. In un messaggio pubblicato sul suo canale Telegram, Zelensky ha chiesto alla comunità internazionale di “fare pressione” sulla Russia, ricordando che “ogni pacchetto di difesa per l’Ucraina riguarda la protezione di vite umane”. Ha poi concluso: “Le guerre si fermano con la forza: forza contro l’aggressore, forza in difesa della vita”.

Mosca accusa l’Europa e intensifica attacchi

Nel frattempo, il Cremlino rilancia le sue accuse. Il portavoce Dmitry Peskov ha affermato che le quattro regioni ucraine parzialmente occupate – Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia – sono ormai da considerarsi “parte integrante della Federazione Russa”. Ha inoltre dichiarato che l’incontro di Parigi rappresenta per Mosca un’occasione per comunicare agli europei e agli ucraini i contenuti del colloquio avvenuto nei giorni scorsi tra Vladimir Putin e Steve Witkoff. “Purtroppo – ha aggiunto Peskov – da parte degli europei vediamo solo attenzione al proseguimento della guerra”. Nel frattempo, la guerra continua a colpire duramente la popolazione civile. A Dnipro, un attacco con droni russi ha provocato almeno tre morti e una trentina di feriti, tra cui cinque bambini. Il governatore della regione di Dnipropetrovsk, Serhii Lysak, ha riferito che una ragazza e un’anziana donna sono rimaste uccise, mentre una terza vittima è deceduta successivamente in ospedale. Il sindaco di Dnipro, Borys Filatov, ha parlato di numerosi incendi scoppiati in città, con danni a edifici residenziali, scuole, centri culturali e automobili. Sempre nelle ultime ore, un bombardamento russo ha colpito il distretto di Kramatorsk, nella regione di Donetsk, causando la morte di due persone e il ferimento di altre due, secondo quanto riferito dalle autorità ucraine.

Ariston torna ai Merloni

Sul fronte economico, un’analisi del Financial Times ha acceso i riflettori su un gesto inaspettato del governo russo. La filiale russa di Ariston, gruppo appartenente alla famiglia Merloni, è tornata sotto il controllo italiano dopo essere stata, lo scorso anno, affidata temporaneamente a una società collegata a Gazprom. La decisione, presa attraverso un decreto firmato da Putin il 26 marzo, è stata interpretata dal quotidiano britannico come un possibile “segnale” alle aziende straniere affinché valutino un ritorno in Russia. È la prima volta, infatti, che Mosca interrompe un’amministrazione forzata senza procedere a una confisca definitiva, restituendo invece l’attività ai suoi legittimi proprietari. Tuttavia, numerosi analisti economici considerano il gesto come un segnale debole, se non ambiguo: poche aziende occidentali sembrano oggi realmente intenzionate a rientrare sul mercato russo, ma alcune – che avevano annunciato l’intenzione di ritirarsi – starebbero valutando un rallentamento delle proprie decisioni in attesa dell’evoluzione del contesto geopolitico.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Raid israeliani su Gaza. Almeno 22 morti nella Striscia. Vaticano: “Orrori inaccettabili”. Nucleare iraniano, a Roma nuovi colloqui

Ettore Di Bartolomeo

Euroflora. Dai ‘bagni di foresta’ alle piante salva aria. Arriva il verde che cura

Paolo Fruncillo

L’Iran sfila con i suoi missili per le strade mentre si intensificano i colloqui sul nucleare

Maurizio Piccinino

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.