martedì, 11 Febbraio, 2025
Esteri

Trump: “Mi impegno ad acquistare Gaza”. Hamas: “Non è in vendita”

Hamas rinvia rilascio degli ostaggi accusando Israele di violazioni della tregua. Fonti israeliane: Netanyahu vuole sabotare la seconda fase. Erdogan: “Nessuno può forzare i palestinesi ad andare via”

“Sono impegnato ad acquistare e possedere Gaza. Per quanto riguarda la ricostruzione, potremmo affidarla ad altri stati del Medioriente affinché costruiscano delle sezioni”. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ribadito ieri ai giornalisti a bordo dell’Air Force One mentre si recava al Super Bowl la sua intenzione di assumere il controllo della Striscia. Secondo il piano di Trump, che prevede l’acquisizione del territorio da parte degli Stati Uniti, i palestinesi non avrebbero alcun diritto di tornare a Gaza e “non lo farebbero, perché avranno alloggi molto migliori. In altre parole, sto parlando di costruire un posto permanente per loro”.

“Altri potrebbero farlo sotto la nostra supervisione. Ma siamo determinati a prenderne il controllo, a occuparcene e a garantire che Hamas non possa tornare. Non c’è niente in cui tornare” a vivere, “il posto è un cantiere di demolizione. Quel che resta verrà demolito”. Trump ha affermato che le nazioni arabe accetterebbero di accogliere i palestinesi dopo aver parlato con lui. Il presidente Usa ha insistito sul fatto che i palestinesi lascerebbero Gaza se ne avessero la possibilità. “Non vogliono tornare a Gaza. Se potessimo offrire loro una casa in un’area più sicura. L’unico motivo per cui parlano di tornare a Gaza è che non hanno un’alternativa. Quando avranno un’alternativa, non vorranno tornare a Gaza” ha detto.

“Abbatteremo il piano di Trump”

“Gaza non è una proprietà da vendere e comprare. È parte integrante della nostra terra palestinese occupata” e i palestinesi sventeranno i piani di sfollamento. Così ha replicato Izzat al-Rishq, membro dell’ufficio politico di Hamas. Il capo di Hamas a Gaza, Khalil al-Hayya, ha detto che i piani di Donald Trump per la Striscia di Gaza sono “condannati”: “Li abbatteremo come abbiamo abbattuto i progetti che li hanno preceduti”, ha dichiarato durante una commemorazione del 46mo anniversario della rivoluzione iraniana a Teheran. Hamas, che governa la Striscia di Gaza dal 2007, ha già detto che il piano di Trump “metterà benzina sul fuoco” nella regione.

violazioni di Israele, Hamas rinvia rilascio ostaggi

Intanto, secondo il ministero della Salute di Gaza controllato da Hamas Nelle ultime 24 ore sono arrivati ​​negli ospedali dell’enclave diciannove morti e quindici feriti nei raid israeliani sui campi profughi nonostante la tregua. Il bilancio ufficiale delle vittime a Gaza dal 7 ottobre 2023è arrivato a 48.208, mentre il numero totale dei feriti è di 111.655. Per questo Hamas ha annunciato che rinvierà a tempo indeterminato il prossimo scambio di ostaggi-prigionieri previsto dall’accordo di tregua con Israele, accusandolo di non averne rispettato i termini. Il rilascio “previsto per sabato prossimo, 15 febbraio 2025, sarà rinviato fino a nuovo avviso, in attesa che l’occupazione si conformi e adempia retroattivamente agli obblighi delle scorse settimane. Ribadiamo il nostro impegno a rispettare i termini dell’accordo finché l’occupazione vi si atterrà”, ha fatto sapere in un comunicato Abu Ubaida, portavoce del braccio armato di Hamas, le Brigate Ezzedine al-Qassam.

Netanyahu vuole sabotare accordo?

Secondo fonti israeliane citate da Haaretz, il premier Benjamin Netanyahu intende sabotare l’accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi dalla Striscia di Gaza. “È uno show – ha detto una fonte – Netanyahu sta segnalando molto chiaramente che non vuole passare alla fase successiva. Sta inviando una squadra senza mandato e senza la capacità di fare alcunché”. I media israeliani hanno infatti riferito dell’invio di una delegazione israeliana a Doha, in Qatar, ma solo per discutere di “dettagli tecnici” dell’accordo di tregua in corso con Hamas e non per avviare il negoziato sulla seconda fase dell’intesa. L’accordo prevedeva che il negoziato sulla seconda fase iniziasse al 16esimo giorno di tregua, ossia lunedì scorso. Un’altra fonte ha ammonito sul fatto che il comportamento di Netanyahu potrebbe mettere a rischio anche l’attuazione della prima fase dell’accordo, avviata il 19 gennaio scorso, che prevede il rilascio di 33 ostaggi nell’arco di 42 giorni: “Il processo sta funzionando, gli ostaggi vengono rilasciati, ma Hamas lo sta facendo con l’aspettativa di una seconda fase, che porti a un cessate il fuoco pieno e al ritiro israeliano da Gaza. Una volta che Hamas si renderà conto che non ci sarà una seconda fase, potrebbe non completare la prima”.

 

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Giudice ordina all’amministrazione Trump di rispettare l’ordine di scongelare le sovvenzioni federali

Ettore Di Bartolomeo

Autobus precipitato da un ponte in Guatemala: 51 le vittime accertate

Chiara Catone

Tra Ucraina e Russia le condizioni per un accordo restano incompatibili

Antonio Marvasi

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.