sabato, 22 Febbraio, 2025
Ambiente

Copernicus: settembre 2023 il più caldo di sempre

“Abbiamo vissuto il settembre più incredibile di sempre dal punto di vista climatico, E‘ semplicemente da non crederci. Così il direttore di Copernicus Climate Change Service Carlo Buontempo a seguito del bollettino mensile sul clima pubblicato ieri dall’osservatorio climatico della Unione europea C3s, il quale evidenzia che il mese scorso è stato il “settembre” più caldo mai registrato dagli ultimi decenni.

Temperatura in aumento

Il rapporto evidenzia come la temperatura superficiale media dell’aria è stata nello scorso mese di 16,93 gradi celsius, ovvero 0,93 gradi superiore alla media degli scorsi mesi di settembre che vanno dal 1991 al 2020 e di 0,5 gradi celsius superiore al precedente record del 2020. Le temperature annuali vengono normalmente registrate con margini molto più contenuti, solitamente prossimi a un decimo di grado e questa variazione così pronunciata potrebbe essere uno dei tanti allarmi lanciati dalla natura all’uomo che ci avverte dell’accelerazione di un processo che porta a un inevitabile cambiamento dell’attuale clima a cui noi siamo attualmente abituati. Il rapporto conferma anche che settembre 2023 è stato il mese caldo più anomalo mai registrato dal 1940 con una temperatura di 1,75 gradi celsius superiore rispetto agli stessi mesi del periodo preindustriale (1850-1900). “Il cambiamento climatico non è qualcosa che accadrà da dieci anni. Il cambiamento climatico è qui” aggiunge Buontempo.

Ecosistema globale a rischio

Settembre è stato un mese caldo per tutta l’Europa con una temperatura media superiore di 2,51 gradi celsius rispetto allo stesso periodo che va dal 1991 al 2020. Inoltre, i dati del bollettino evidenziano che il 2023 potrebbe essere l’anno più caldo degli ultimi decenni, strappando così il record ai precedenti anni 2016 e 2020. Infatti, da gennaio a settembre 2023 la temperatura media del pianeta è stata superiore di 1,4 gradi celsius rispetto a quella del periodo preindustriale, segnale evidente che l’eccessiva produzione di combustibili fossili in tutto il pianeta ha contribuito al danneggiamento, parzialmente irreversibile, di tutto l’ecosistema globale. A partire dai mari, escludendo quelli polari, i quali hanno registrato nel mese di settembre temperature di circa 20,92 gradi, che come si legge nell’analisi di C3s, “sono le più alte mai registrate in questo periodo e le seconde più alte dopo agosto 2023”.

Uragani, cicloni e alluvioni

Uno degli effetti del cambiamento climatico è l’aumento dell’intensità di uragani, cicloni, alluvioni e altri fenomeni meteorologici estremi che provocano danni e vittime in tutto il mondo. I fenomeni atmosferici si basano su delicatissimi equilibri che anche gli esseri umani stanno alterando. L’eccessivo riscaldamento del pianeta, provocato anche dalle industrie, genera calore, il quale entra in circolazione nell’atmosfera e che si aggiunge all’energia termica che il pianeta ha a disposizione. Quest’ultima viene utilizzata dall’ecosistema anche per dare vita ai fenomeni meteorologici che diventano sempre più violenti a causa dell’eccessiva energia accumulata dalla Terra. Più la temperatura globale sale, dunque, più i fenomeni atmosferici diventano imprevedibili causando ingenti danni anche all’economia mondiale.   

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