Secondo il report trimestrale sulla produzione industriale di Unioncamere Piemonte, circa 1 impresa manifatturiera piemontese su 100 ha delocalizzato in parte o del tutto la produzione all’estero. Tale pratica risulta più diffusa tra le industrie dei mezzi di trasporto e quelle tessili e dell’abbigliamento, e tra le imprese di grande dimensione. Tra queste, circa 1 impresa su 2 ha scelto di riportare del tutto o in parte la produzione in Italia (33%) o lo farà in futuro (17%), quota in crescita rispetto al 2020, quando risultava pari al 35% (reshoring). Poco meno di 2 imprese su 10 riporteranno, invece, in futuro, la produzione in un Paese vicino all’Italia (nearshoring).
Approvvigionamento dei materiali
Circa 10 imprese su 100 hanno delocalizzato all’estero l’approvvigionamento dei materiali. Tra i settori interessati, le industrie elettriche ed elettroniche e quelle dei mezzi di trasporto hanno manifestato la propensione più elevata, mentre il dettaglio per classe dimensionale rivela come questo tipo di comportamento sia stato adottato prevalentemente dalle medie e grandi imprese. Tra le imprese che hanno delocalizzato l’approvvigionamento dei materiali, circa 4 su 10 hanno scelto di riportarlo o lo riporteranno in Italia (reshoring); 3 imprese su 10 hanno scelto, invece, di riportarlo o lo riporteranno in un Paese vicino all’Italia (nearshoring). Nel 50% dei casi la rilocalizzazione della produzione e/o dell’approvvigionamento è avvenuta tra il 2020 e il 2022.