“ProfessionItaliane (l’associazione che riunisce CUP e RPT) e ConfProfessioni ribadiscono la necessità di garantire al più presto ai professionisti italiani una legge organica sulla materia, al fine di eliminare il fenomeno delle prestazioni professionali gratuite, imponendo il rispetto del principio dell’equo compenso, soprattutto ai committenti ‘forti'”. Così in una nota ProfessionItaliane e ConfProfessioni. “I citati organismi di rappresentanza dei professionisti italiani – prosegue la nota – concordano sul fatto che il testo di legge, pur venendo incontro a parte delle loro esigenze, dovrà essere sottoposto ad ulteriori miglioramenti e sono pronti a condividere con le forze politiche tutte le loro proposte in merito, a cominciare dalla soppressione dei procedimenti disciplinari nei confronti dei professionisti (articolo 5, comma 5) e dalla presunzione legale di equità delle convenzioni previste dall’articolo 6”.
A tal fine, ProfessionItaliane e ConfProfessioni ribadiscono come “in questo difficile momento la politica debba assumersi la responsabilità di garantire l’approvazione del provvedimento, al fine di evitare che finisca su un binario morto, vanificando un iter parlamentare lungo e complesso, preceduto da una lunga battaglia politica da parte dei professionisti. Numerosi sono d’altronde gli aspetti positivi dell’attuale formulazione del testo. Ci si riferisce, ad esempio, all’aggiornamento dei parametri con cui individuare i compensi, alla rideterminazione dei corrispettivi non corrisposti, alla nullità delle clausole vessatorie, all’impugnativa per le parti non conformi dei contratti d’opera, alla possibilità di avere chiarezza sui tempi della prescrizione per responsabilità professionali con decorrenza dalla data della prestazione. Senza contare l’importante istituzione dell’Osservatorio nazionale sull’equo compenso, che deve però ricomprendere la più ampia rappresentanza del sistema professionale”.
ProfessionItaliane e ConfProfessioni, pertanto, “auspicano che si arrivi ad un rapido accordo delle forze politiche su un testo definitivo del quale venga garantita l’approvazione entro la fine della Legislatura. ProfessionItaliane e ConfProfessioni daranno vita ad un tavolo di confronto sull’equo compenso tra le tre rappresentanze, nell’ambito del quale saranno studiate proposte comuni di miglioramento del testo attuale”.