giovedì, 18 Aprile, 2024
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Il 26 la cerimonia a Los Angeles: Febbre da Oscar, sarà rosa?

Lunedì 26 aprile 2021 si terrà la 93ª cerimonia della consegna degli Oscar per mano degli esperti dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences.

Diversamente dagli scorsi anni la cerimonia non si è svolta nel mese di Febbraio, bensì con due mesi di posticipo, a causa della pandemia della malattia COVID-19.

La nuova e attesissima data per tutti gli appassionati e per il rilancio dell’industria cinematografica sarà appunto il 26 aprile. La  cerimonia verrà regolarmente celebrata al Dolby Theatre (Los Angeles).

La serata show di quest’anno ha qualcosa in comune con alcune edizioni passate: nel 1938 a causa dell’alluvione a Los Angeles, nel 1968 in seguito all’assassinio di Martin Luther King Jr e nel 1981 dopo il tentato assassinio dell’allora presidente degli Stati Uniti  Reagan, la consegna della bramata statuetta d’oro è stata posticipata.

Nel 2021 continuano le particolarità anche  dal punto di vista tecnico, in primis perché dopo anni di nominations per le categorie miglior sonoro e miglior montaggio sonoro, vinti per la quasi totalità delle volte dallo stesso film (nella scorsa edizione ricordiamo che le categorie sono state vinte da “1917”, regia di S.Mendes; e “Le Mans ’66 – La grande sfida” regia di J. Mangold),  da quest’anno le suddette saranno riunite sotto la stessa categoria di miglior sonoro.

Sul podio dei tre premi più attesi da curiosi ed esperti abbiamo il premio per il Migliore Attore protagonista e per la Migliore Attrice protagonista; Miglior Attore e Attrice non protagonisti ed ultimo, ma ma non sicuramente per importanza, il premio per il Miglior Film. Anche se quest’anno a destare molto interesse e, mi espongo, gioia è la presenza per la prima volta di due donne,  Chloé Zhao ( Nomadland) e Emerald Fennell ( Promising Young Woman), tra le nominate per la categoria Miglior Regia.

 Durante questi mesi pre-Oscar si è molto discusso della situazione di stallo e difficoltà dell’industria cinematografia causata dalla chiusura forzata per molti mesi dei cinema, produzioni e progetti che sono stati posticipati durante il corso d’opera, in America e non solo sfortunatamente. Ecco perché le piattaforme di servizi di Streaming, come Netflix, Prime video o la più recente Disney+, si sono ritrovate al centro dell’attenzione durante questi lunghi mesi di reclusione forzata. La capolista delle piattaforme è senza dubbio Netflix, che ha dato alla luce, grazie alla regia di David Fincher, il film con più nomination (ben 10) del 2021: Mank.

 Il film segue la vita dello sceneggiatore Herman J. Mankiewicz, interpretato da Gary Oldman, durante due diversi periodi: il primo negli anni trenta e il secondo durante la stesura della sceneggiatura di Quarto potere (1941). Il film appoggia la tesi avanzata da Pauline Kael nel suo articolo Raising Kane (New Yorker; 1971), e successivamente screditata, secondo cui la paternità della sceneggiatura di Quarto potere sarebbe da attribuire interamente a Mankiewicz e non anche a Orson Welles.

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