martedì, 19 Marzo, 2024
Economia

Coronavirus, incontro tra vertici per intervenire su ristorazione e intrattenimento

E’ fissato per lunedì prossimo alle 16 l’incontro tra i vertici di Fipe-Confcommercio, Fiepet Confesercenti, i sindacati dei lavoratori del settore e il Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli.
L’incontro era stato richiesto con una lettera dalle stesse associazioni delle imprese del settore e dai sindacati dei lavoratori – Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil- il 4 gennaio scorso. Obiettivo dell’incontro è quello di individuare un piano di interventi efficaci e coordinato a sostegno dei lavoratori e delle imprese della ristorazione e dell’intrattenimento, messi in ginocchio da mesi di sostanziale inattività, da una perdurante incertezza e misure di indennizzo non sufficienti.

“Presenteremo un documento unitario – sottolineano Fipe e Fiepet – con proposte immediatamente implementabili nel decreto legge ‘Quinques’, in fase di predisposizione da parte del Governo, sui temi degli affitti, del lavoro, della liquidità’, delle concessioni e dei ristori. Sono proposte che stiamo avanzando da tempo, ci auguriamo che portarle all’attenzione del ministro in modo unitario e organico possa rappresentare la svolta necessaria per mettere la categoria nelle condizioni di lavorare con continuità, sicurezza e serenità. Siamo una componente essenziale del Pil del Paese, con 300mila imprese e più di un milione di addetti. Noi presenteremo le nostre proposte, dall’incontro vorremo uscire con un impegno e un cronoprogramma preciso su indennizzi e aperture”.

Intanto Fipe Confcommercio viste le “interpretazioni e previsioni confuse sull’entrata in vigore del nuovo Dpcm e dei nuovi parametri sulla classificazione delle regioni”, mentre “moltissimi ristoratori che lavorano nelle tante Regioni oggi gialle hanno acquistato i prodotti, raccolto le prenotazioni e organizzato il personale per il pranzo di domenica”, chiede al ministro Speranza “di posticipare la sua ordinanza almeno a lunedì prossimo, in modo da permettere agli imprenditori di lavorare nel fine settimana sulla base di impegni già presi, sempre entro le 18 e sempre nel rispetto delle norme anti contagio. Sarebbe un segnale di attenzione nei confronti di una categoria già martoriata da nove mesi di divieti e restrizioni e che si troverebbe costretta a gettare materie prime già acquistate nella spazzatura”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Latte, quattro centesimi in più salvano i produttori. Coldiretti: in gioco 26 mila stalle e 100 mila addetti

Paolo Fruncillo

Vinitaly torna in presenza a Verona con la “Special Edition”

Angelica Bianco

Milleproroghe. Soddisfazione di Fipe-Confcommercio su dehors, payback sanitario e concessioni balneari

Leonzia Gaina

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.