venerdì, 29 Marzo, 2024
Editoriale

Riamare la vita, dire no alla mafia, con l’azione educativa di don Bosco

Non mi è venuto difficile richiamare l’attenzione di coloro che lo scorso 11 gennaio hanno partecipato alla commemorazione del XXV Anniversario dell’uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo, rapito sequestrato e dopo 779 giorni strozzato e sciolto nell’acido per mano di carnefici mostruosamente diabolici affiliati alla mafia. Nella sala adiacente la chiesa Madre di Altofonte (Comune alle porte di Palermo) don Nino La Vera ha voluto che vi fosse la statua di don Giovanni Bosco che dialoga e abbraccia un bambino che le mostra un libro. Non mi e’ venuto difficile ricordare l’espressione di questo meraviglioso “Uomo ” coerente e credibile con la sua vocazione che ebbe a dire a suo tempo ” Per salvare la vita a un giovane striscerei con la lingua da Torino a Superga “. Strisciare con la lingua, metterci cuore e faccia per salvare uno solo di questi giovani, di questi adolescenti che spesso sono vittime del gioco del potere e vengono manipolati senza scrupoli vari. Alla definizione “strisciare con la lingua ” ho sostituito lo ” strisciare con il cuore ” poiche’ dove arriva il cuore, l’amore, l’affetto, tutto si colora di speranza e di bellezza sa di armonia. I giovani comprendono, riescono a distinguere l’inganno con il sentimento vero e disinteressato di un amore che va oltre ogni forma di violenza, di arroganza, di mafia travestita di benessere e onnipotenza. Don Bosco in tutto cio’ sa ancora affascinare e parlare al cuore di molti e se tanti riscoprissero la sua pedagogia evangelica sicuramente riusciremmo a dare risposte certe ai tanti interrogativo giovanili che spesso sono prive di una considerazione credibile sul valore della vita. Strisciare non è comandare, fare i sapienti, ergersi a  “dottori ” dell’ultimo minuto. No. Strisciare con la lingua o con il cuore pur di salvare una sola vita equivale a riudire con l’anima fra le mani  quel monito di Cristo ” Quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli piu’ piccoli l’avete fatto a me “. Mettiamoci voce, cuore azione, solarita’ e sacrificio per ridare luce al presente di tanti adolescenti e giovani che se non amati e compresi in tempo strisceranno sull’asfalto del non senso  alla ricerca di paradisi artificiali sino a crollare inesorabilmente nel precipizio della solitudine piu’ buia. E di questo renderemo conto…
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