venerdì, 26 Aprile, 2024
Economia

Imprese senza fondi. Vaccarino (Cna): pizzerie e rosticcerie, esclusione ingiusta. Il governo intervenga

La Confederazione nazionale degli artigiani non ci sta e chiede che le 100 mila rosticcerie, friggitorie, pizzerie a taglio siano ricomprese nei benefici di legge a “ristoro” delle chiusure.

“È incomprensibile e ingiustificabile l’assenza delle attività di ristorazione senza somministrazione al tavolo dagli indennizzi stanziati dal Governo con il decreto ristori”, sottolinea la Cna in una lettera firmata dal Presidente Nazionale, Daniele Vaccarino, e da Sergio Silvestrini, Segretario Generale, inviata ai ministri dell’Economia Gualtieri e dello Sviluppo economico Patuanelli per chiedere all’esecutivo di superare: “l’attuale discriminazione e riconoscere il giusto indennizzo anche alle imprese artigiane direttamente colpite dalle misure restrittive”.

La Confederazione mette in rilievo che decine di migliaia di pizzerie al taglio, rosticcerie, piadinerie e gastronomie sono escluse dai contributi sulla base di una: “inaccettabile distinzione tra pubblico esercizio e non“, sottolinea con disappunto la Cna, “nonostante le attività artigiane della ristorazione siano state assoggettate ai medesimi obblighi, in termini di orari, capienza e sicurezza rispetto alle attività effettuate con somministrazione”.

“D’altra parte”, osserva la Cna, “al di là delle definizioni utilizzate dall’Istituto di Statistica che parla di: esercizi di rosticcerie, friggitorie, pizzerie a taglio eccetera che non dispongono di posti a sedere; si tratta di attività in cui si effettua il consumo sul posto, attraverso l’impiego di tavoli, sedie e sgabelli”.

Le osservazioni della Confederazione degli artigiani entrano anche nel merito della decisione.

“È bene ricordare, allora, come il consumo sul posto sia stato formalmente precluso, almeno a partire dalle ore 18”, fa presente la Cna, “Di conseguenza, il calo di fatturato è indubbio, se si consente a queste attività l’esclusivo ricorso all’asporto e alle consegne a domicilio nella fascia tardo-pomeridiana e serale”.

Infine Cna sollecita il Governo a proseguire il confronto con le associazioni datoriali, per concertare, tramite l’istituzione di un tavolo ad hoc. In altri versi la Confederazione chiede un “metodo chiaro e condiviso sul come affrontare l’emergenza e sostenere le imprese più colpite. È necessario, infatti, estendere gli interventi di ristoro alle attività di filiera, indirettamente danneggiate da restrizioni e circostanze di contesto”. Ed infine l’appello a sostegno delle imprese escluse. “Un cospicuo raggruppamento di mestieri”, conclude la Cna, “che non possono essere ignorati, tale da ricomprendere, ad esempio, il trasporto turistico, le tintolavanderie e i fotografi”.

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Redazione

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