sabato, 27 Aprile, 2024
Attualità

Cortocircuiti ideologici mediatici nella drammatica uccisione di Willy: quante cavolate

Io li chiamo cortocircuiti ideologici mediatici. È successo anche per la drammatica uccisione di Willy. 
Non bastava la tragedia. Ci si è messa la propaganda e la manipolazione mediatica che giorno dopo giorno ha talmente “creduto” in questo caso da montare un’indignazione galoppante sull’omicidio, che come tutti gli omicidi del genere fa venire i brividi e fa desiderare un carcere a vita senza se e senza ma.

Comunque… sembrava tutto perfetto per chi tentava manipolazioni della vicenda… I fratelli Bianchi erano bianchi appunto e la vittima nera, erano dei violenti, picchiatori, dall’identikit praticamente da fascistoidi. Poi si è scoperto che apprezzavano Conte e Di Maio, il M5s, erano progressisti e giustizialisti. Quale legame c’è tra i loro gusti e l’omicidio? Nessuno!!! Appunto.
Ma non sarebbe stato così se fossero stati di destra, anzi era la prova che i destrorsi sono tutti crudeli, assassini nell’anima, bestie selvagge. Come se destra uguale fascismo e nazismo (o sinistra uguale gulag).

Per fortuna ho studiato, mi sono liberata dalle ideologie e ho imparato dai libri di giurisprudenza a non dare per scontato alcun passaggio. Come per il caso di Daisy Osakue, quando vennero identificati i lanciatori di uova e uno era figlio di un consigliere Pd, per chi vede e mette la politica anche nella spesa che fa la mattina la cosa sconvolgerà anche stavolta. A me no.
Giudico le persone dai fatti non dai like né dalle apparenze. Conosco persone in giacca e cravatta che non sono raccomandabili, persone di sinistra e destra che non frequenterei ma anche il contrario. La realta é sfaccettata, i media sono ridicoli ormai.

Poi c’è un altro cortocircuito. Secondo Chiara Ferragni il problema si può risolvere cancellando la “cultura fascista”. Ma sul profilo facebook dei due ragazzi Bianchi non sono mai stati menzionati personaggi come Benito Mussolini, Filippo Tommaso Marinetti, Gabriele D’Annunzio, Ernst Jünger, Ezra Pound, Giovanni Gentile, Luigi Pirandello, e così via discorrendo.

Invece la mancanza di qualsiasi cultura si nota, si nota l’inseguimento del mito dell’influencer, infatti pare seguissero sia Chiara Ferragni che Fedez. Amen

(Lo_Speciale)

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