martedì, 23 Aprile, 2024
Società

La presidente del Senato in vista al Parco del Delta del Po

In regalo la campanella del Senato

PORTO VIRO (Rovigo) – Il brutto tempo non ha fermato l’arrivo della presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberto Casellati, al centro visitatori di Porto Viro sede dell’ente del Parco del Delta del Po. Durante la mattinata è stata a Venezia, poi,  l’ elicottero che l’ha accompagnata, è atterrato nella sede di Adriatic lng. Da lì è partita scortata da diverse auto ed è arrivata a Porto Viro, in Provincia di Rovigo. Ad attenderla, il presidente dell’ente del Parco del Delta del Po, Moreno Gasparini; il vice sindaco, Doriano Mancin; e diversi ospiti. Tra loro il presidente della Provincia di Rovigo, Ivan Dall’Ara; l’assessore regionale Cristiano Corazzari; la senatrice Roberta Toffanin; l’onorevole Piergiorgio Cortellazzo; diversi rappresentanti di Forza Italia; e tanti sindaci della Provincia; alcuni assessori e consiglieri. Il presidente Gasparini ha fatto gli onori di casa e ha presentato alla presidente Alberti Casellati i sindaci e i rappresentanti dei 9 Comuni che rappresentano il Parco del Delta del Po; i parlamentari; e i vari ospiti presenti. “Oggi più che mai siamo qui uniti per un unico obiettivo che è quello di far crescere quest’area” ha affermato Gasparini. Nel megaschermo è stato proiettato un video con le immagini più significative del Parco del Delta del Po e con alcuni personaggi che lavorano nel territorio. Ha preso poi la parola il presidente Dall’Ara. “Ho la fortuna di incontrarla per la terza volta – ha detto -. Non c’è occasione migliore per ricordare che 5 anni fa quest’area è stata dichiarata biosfera dell’Unesco. Il fatto che lei ci onori della sua autorevole presenza avvalora il significato di questo territorio. E’ una terra senza confini continuamente sempre ridisegnata dal lento scorrere dell’acqua.

Qui si parla di biodiversità, di migliaia di piante diverse tra cui più di 30 tipi di orchidee, numerosi ecosistemi diversi come canali, dune, pinete, siamo il luogo di una vastissima varietà di specie animali e vegetali, ci sono decine di mammiferi e specie di animali in via di estinzione che si imbattono in habitat naturali unici al mondo. È l’unica zona in Italia dove nidifica il gabbiamo reale e si può osservare il volo dei fenicotteri rosa”.

È intervenuto anche l’assessore regionale Cristiano Corazzari che ha portato i saluti a Casellati da parte del governatore Luca Zaia. “Grazie dell’onore che ci fa con questa sua presenza – queste le parole -. Siamo in questa terra, il Delta del Po, che lei conosce bene. Questo è un motivo ulteriore per descriverle le bellezze e le eccellenze di questo territorio. Siamo nel cuore del Parco Regionale del Delta del Po Veneto che rappresenta, non solo un luogo di altissimo valore naturalistico e ambientale, ma anche una delle aree più dinamiche del nostro territorio. Ora, finalmente può generare una serie di opportunità che vedano il corretto rapporto tra la natura, l’ambiente e lo sviluppo sostenibile come una delle sfide da affrontare e come uno degli elementi di competitività del nostro territorio, della Regione del Veneto. Naturalmente per fare questo abbiamo bisogno di una grande collaborazione da parte delle istituzioni e anche di un’attenzione e di una conoscenza rispetto ai luoghi, opportunità e ingegni che hanno le nostre genti che sono da scoprire e da far conoscere, non solo fuori dal Veneto, ma anche alla nostra gente stessa, che spesso ha bisogno di grande manifestazione di fiducia e di riconoscimento nelle proprie capacità”. Alla fine degli interventi il presidente Moreno Gasparini ha donato dei prodotti tipici alla presidente del Senato e lei ha omaggiato il Parco del Delta del Po di una campanella come quella che lei stessa usa al Senato.

La presidente del senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e il presidente dell’ente Parco del Delta del Po Moreno Gasparini.

Maria Elisabetta Alberti Casellati ha sottolineato che c’è sempre più bisogno di mappare i nostri territori. “Non devono essere pericoli costanti – ha spiegato -, perché il nostro è un paese bellissimo ma fragile. L’Unesco lo ha capito, e lo capiamo anche noi quanto importante sia il nostro paese che ha il patrimonio culturale più grande al mondo. Si visita spesso la Camargue ma, senza metterci in competizione, questo è di più rispetto alla Camargue. Quindi farci conoscere è essenziale per amplificare il turismo che per noi è necessario per la nostra economia e per la rinascita di questo territorio. Per dare occupazione, per inserire i giovani, per dare prospettiva e fiducia nel futuro. Per questo, la campanella è un richiamo all’attenzione nazionale ed internazionale, perché noi possiamo veicolare questo messaggio che è di cultura e di turismo che il nostro paese offre. Anch’io mi sento orgogliosamente italiana perché l’Italia è il paese più bello del mondo. Ci sono bellezze scontate come quelle delle grandi città che tutti hanno visitato. E poi ogni angolo del nostro paese ci fa vedere delle bellezze incredibili, spesso sconosciute anche a noi stessi. Quindi abbiamo il diritto e il dovere di fare conoscere tutti i dettagli particolari di questa straordinaria terra che è il Polesine, di questa straordinaria Regione, che è il Veneto, con il suo popolo che non si ferma mai.

Di fronte alle difficoltà si rimbocca sempre le maniche, va avanti, procede con fiducia e con un ottimismo che trasferisce e che diventa quasi virale. Quindi le immagini del Delta del Po, con la sua natura e le sue bellezze variegate, dal paesaggio, ai fiori, agli animali, va valorizzato. E il riconoscimento del Mab Unesco è tutto meritato. A noi non ci regalano niente perché abbiamo tutti i presupposti per avere riconoscimenti plurimi nazionali. Insieme alla Cina siamo uno dei Paesi più riconosciuti, ma dobbiamo superare tutti per la quantità di bellezze che abbiamo, ogni angolo ci riserva una sorpresa di cultura. Quindi la campanella deve richiamare l’attenzione di tutti”. Poi, volgendo lo sguardo alle immagini del video, ha notato un tramonto e ha detto che ha dei colori inimmaginabili e ha ricordato che Leonardo dipingeva al tramonto. “Grazie per quello che state facendo per la rinascita di questa terra che merita molto di più di quello che ha – ha proseguito Alberto Casellati -. E mi auguro che i giovani di oggi capiscano che questa terra deve essere una “terra di conquista” per il loro futuro. Grazie per quello che fate ogni giorno anche per la vostra prespicacia. Perché credere in una cosa può favorire la realizzazione di un progetto. Bisogna crederci”. Moreno Gasparini, nel ricevere la campanella, ha “rubato” una battuta che la presidente ha fatto qualche giorno fa ai giardini del Colosseo: “Questo è il nostro petrolio”. “Sono parole azzeccate – ha rimarcato Gasparini -. Questo è il nostro petrolio, il nostro futuro, il nostro credo per i nostri giovani”. Alberti Zanellati ha poi fatto una riflessione sul turismo lento. “Va spiegato perché è una cosa straordinaria – ha affermato -. Perché consente di potere apprezzare quello che con la macchina non si fa come un giro in bicicletta perché si fanno dei percorsi che fanno gioire e godere del paesaggio. Poi ci sono le bellezze culturali e le tipicità gastronomiche”. La mattinata si è conclusa con un applauso. La vista della presidente è continuata al consorzio dei pescatori di Scardovari e poi a pranzo in un ristorante del Delta del Po.

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