martedì, 15 Ottobre, 2024
Lavoro

Trasporti. Sindacati in difesa dei lavoratori degli appalti ferroviari per i pagamenti e la sicurezza

Sono talvolta definiti come lavoratori dimenticati, quelli che hanno maggiori incombenze e rischi e minori redditi. Tra questi ci sono le maestranze che si occupano di manutenzioni pulizie, chiamati settore “clean”.

A mettere in evidenza problemi e pericoli sono i sindacati dei trasporti Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Ferrovie che sottolineano la “mancanza di misure urgenti per lo sblocco dei pagamenti delle prestazioni previste dagli ammortizzatori sociali con causale Covid-19 per i lavoratori degli appalti ferroviari si rischia la paralisi del settore”. La presa di posizione è emersa in occasione della riunione della sede di partecipazione e consultazione tra Gruppo Fs Italiane e organizzazioni sindacali sottolineando, “la centralità del Gruppo e dei vari committenti come responsabili in solido per gli stipendi non pagati dalle aziende appaltatrici dei servizi ferroviari”. Per i sindacati il sostegno ai lavoratori va dato subito perché da tempo di discute di tutele crescenti per un settore che rischia marginalizzare i dipendenti.

“Sono circa 22 i verbali di esame congiunto per Cigo, Cigd e Fis”, ricordano le organizzazioni sindacali dei trasporti, “sottoscritti con società di pulizie a terra e a bordo treno, ristorazione (clean service), accompagnamento notte, logistica, pulizia stazioni e assistenza ai disabili che prevedono il pagamento diretto da parte dell’Inps e che coinvolgono una platea di circa 10 mila lavoratori”. La crisi ha messo in difficoltà il settore dei trasporti già alle prese con alcuni mali come il ribasso delle gare d’asta per accaparrarsi gli appalti.

“Le criticità strutturali del settore a causa di gare al massimo ribasso e per l’eccessiva frammentazione dei lotti, con crisi aziendali precedenti all’emergenza sanitaria, per cui si registravano ritardi nei pagamenti degli stipendi”, proseguono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Ferrovie, “si aggiungono alla crisi di liquidità delle aziende che non anticipano il trattamento di integrazione salariale”.

“In assenza di risposte urgenti”, affermano infine le sigle sindacali dei trasporti, “sarà inevitabile la mobilitazione di tutto il settore”.

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