lunedì, 14 Ottobre, 2024
Attualità

“Strade Maestre”, progetto dell’Agesci per l’apprendimento itinerante

Un viaggio a piedi lungo nove mesi, quanto il periodo scolastico

“Strade Maestre” è un progetto educativo promosso dall’Agesci e dedicato alle scuole basato sullo svolgimento di un viaggio a piedi lungo nove mesi, che porterà una decina di ragazze e ragazzi delle scuole superiori e alcuni adulti che fanno loro da educatori, guide e insegnanti, a seguire un programma di formazione e apprendimento itinerante. Lunedì 16 settembre è iniziato “il primo anno scolastico in cammino.”

Da Orvieto il primo passo

La nuova sede del gruppo scout Agesci Orvieto 1 ospitala classe in cammino nella prima notte di viaggio, accogliendo il gruppo al termine di una giornata intensa, in cui tra l’altro c’è stata la presentazione pubblica di questo percorso che, in 240 giorni e circa tremila chilometri, di cui quasi duemila a piedi, attraverserà 11 regioni italiane: Umbria, Lazio, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Toscana, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Educazione innovativa

L’Agesci spiega così l’iniziativa: “Scaturito dall’incontro di persone che operano al crocevia tra insegnamento, educazione, innovazione e comunicazione sociale, escursionismo, montagnaterapia – alcuni dei quali con esperienze nello scautismo – Strade Maestre è organizzato dalla cooperativa sociale CamminaMenti. L’impresa si realizza grazie al supporto di una rete di cui fanno parte numerose realtà, come la nostra, che considerano i processi educativi come un percorso in divenire, un cammino, un approccio in cui sono fondamentali la cooperazione, la comunità, il rapporto con la natura.”

Collaborazione aperta ad altri gruppi

La collaborazione con Agesci è aperta a diversi sviluppi. CamminaMenti è interessata ad attivare contatti con gruppi scout a livello locale, per organizzare incontri di dialogo tra i ragazzi e gli educatori in viaggio e quelli nei territori attraversati dal cammino, escursioni congiunte e iniziative di volontariato. In alcuni casi saranno contattati i referenti di zona per avere ospitalità nelle sedi, come nel caso di Orvieto. Infine un appello: si vorrebbe anche aprire un confronto con le Comunità capi per condividere attività di formazione e di ricerca volte a creare legami tra lo scautismo e la nascente comunità delle guide-insegnanti ed elaborare proposte di “scuola in cammino” che si rivolgono alle diverse Branche L/C, E/G e R/S.

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