giovedì, 10 Ottobre, 2024
Regioni

In Trentino innovativo impianto per recupero acque da lavaggi di mezzi agricoli

Progetto di 2 milioni di euro per una rete di lavaggi a basso impatto

“Ognuno deve fare la propria parte verso un mondo più sostenibile e l’innovazione, uno dei capisaldi della strategia Anbi di adattamento alle conseguenze della crisi climatica, non è frutto solo di costante ricerca, ma anche di concreto impegno quotidiano”: a dichiararlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue, in occasione dell’avvio dei lavori per la costruzione di un impianto a basso impatto per il lavaggio di mezzi agricoli in località Torbisi, a Lavis, in provincia di Trento.

Riutilizzo del 95% di acque sporche

Il progetto, promosso e realizzato dal Consorzio Trentino di Bonifica, è stato concordato con la locale Amministrazione Comunale e con la Provincia Autonoma di Trento. Il nuovo impianto consiste in una piazzola di lavaggio a circuito chiuso, che consentirà la depurazione ed il riutilizzo del 95% delle acque utilizzate con una notevole ricaduta in termini di risparmio idrico; la restante frazione residua verrà stoccata in appositi container per essere inviata successivamente ad impianti dedicati al trattamento speciale.

In questo modo verrà garantito il recupero e la depurazione della totalità delle acque utilizzate con importanti ricadute sull’ambiente come testimoniato dai prelievi effettuati dall’APPA (Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente) nel già esistente impianto di lavaggio a Mezzocorona, anch’esso progettato e gestito dal Consorzio Trentino di Bonifica: lì è stata riscontrata la riduzione del 78% nel superamento dei limiti di concentrazione da fitofarmaci nelle acque bianche, che confluiscono nel reticolo idrografico di fondovalle.

Accesso 24 ore su 24

A completamento del nuovo impianto, la cui realizzazione si concluderà entro la fine di Settembre, è prevista la costruzione di una recinzione in legno con una siepe e l’attivazione di un sistema di controllo con telecamere, mentre l’accesso al servizio sarà consentito 24 ore su 24, grazie ad apposite chiavette elettroniche. “Quanto si sta realizzando in Trentino, a complemento dei compiti originari di salvaguardia idrogeologica e gestione irrigua, testimonia l’attenzione dei Consorzi di bonifica alle esigenze locali dei territori in applicazione dei principi fondanti di autogoverno e sussidiarietà” commenta Massimo Gargano, direttore generale di Anbi. “Il nostro ente consortile – ricorda il Presidente, Luigi Stefani – ha recentemente presentato all’Assessorato Provinciale Agricoltura, Promozione dei Prodotti Trentini, Ambiente, Difesa Idrogeologica ed Enti Locali un programma per la realizzazione di ulteriori impianti lungo l’intera asta del fiume Adige per un investimento complessivo di 2.100.000 euro. Una diffusa rete di lavaggi a basso impatto – conclude Stefani – è la condizione per un ulteriore salto di qualità trentina nel rispetto dell’ambiente.”

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Kurt, la pace fiscale e la guerra che seguirà

Federico Tedeschini

Intersindacale medica, contro l’Autonomia differenziata. Venti sigle all’attacco: progetto folle, si vuole privatizzare la sanità pubblica

Lorenzo Romeo

Pochi italiani donatori di organi. Troppi pregiudizi e disinformazione

Cristina Calzecchi Onesti

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.