Si è concluso ieri il G7 Finanze presso il Grand Hotel Des Iles Borromées a Stresa, con la partecipazione dei Ministri delle Finanze e dei Governatori delle banche centrali dei Paesi membri. L’evento ha confermato l’obiettivo finale di aumentare gli aiuti all’Ucraina utilizzando gli asset russi congelati. Ma importanti sono state anche le dichiarazioni del Governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta che ha parlato di come la discesa dell’inflazione stia facendo ritornare una certa stabilità dei prezzi in tutta la zona Ue: “Mi sembra che sia emerso un consenso abbastanza generale su un eventuale taglio dei tassi e questo consenso si è ampliato anche a quelli che avevano più riserve su questa visione”, ha spiegato aggiungendo che i rincari energetici sono stati assorbiti e l’inflazione sta rientrando in modo uniforme, sebbene con alcune differenze tra le aree economiche principali. In Europa, il fenomeno è più avanzato rispetto agli Stati Uniti. Panetta ha inoltre commentato le prospettive economiche globali, affermando che la ripresa, pur non essendo eccezionale, è diffusa a livello mondiale. Ha lodato la resistenza dell’economia alla stretta monetaria attuata da molti paesi contemporaneamente, “un risultato non scontato”.
Asset russi congelati
Come anticipato, il comunicato finale del G7 Finanze ha ribadito la determinazione dei Paesi membri ad aumentare le sanzioni contro la Russia. Il documento riconosce i progressi nell’utilizzo degli asset russi congelati e conferma l’impegno a mantenere la stabilità dei mercati energetici globali. “Le nostre sanzioni finanziarie ed economiche stanno già avendo un chiaro impatto nel limitare la capacità della Russia di finanziare la sua invasione illegale dell’Ucraina”, si è letto nel comunicato. Ma sul tema dell’utilizzo degli extraprofitti degli asset russi congelati, Panetta ha esortato alla prudenza: “Bisogna valutare i pro e i contro di queste misure, perché vi possono essere ripercussioni sul funzionamento del sistema monetario internazionale e potrebbe derivarne un indebolimento di una importante arma di pressione per il rispetto del diritto in futuro. Questa possibilità deve essere guardata con attenzione e utilizzata con saggezza e prudenza”. Ha precisato che le banche centrali non hanno perplessità, ma sottolineano la necessità di una base legale più solida.
Sostegno all’Ucraina
Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha confermato che ogni Paese farà la sua parte: “Chiaramente la proposta sarà una proposta G7, con marchio G7, e per questo la condivisione degli oneri deve essere equilibrata e bilanciata”. Ha aggiunto che il G7 ha fatto progressi su questo tema, ma la questione non è ancora finalizzata a causa di problematiche tecniche e legali. Tuttavia, il sostegno politico all’Ucraina rimane forte da parte di tutti i Paesi del G7.
Il Ministro ha poi anche sollevato la questione dei possibili dazi europei contro la Cina, sottolineando la necessità di affrontare la sovrapproduzione del gigante asiatico come un dato oggettivo. Giorgetti ha evidenziato l’importanza di questa misura per proteggere l’industria europea dalla concorrenza sleale.
L’opzione principale
Nel corso della riunione il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, ha ricordato che l’ipotesi di un prestito garantito dai futuri ricavi derivanti dagli asset russi congelati è la “principale opzione” che sarà discussa nel prossimo incontro dei leader del G7, previsto in giugno in Puglia. Da parte russa, il Ministro delle Finanze Anton Siluanov ha dichiarato che Mosca è pronta a reagire all’utilizzo dei ricavi ottenuti dagli asset del Paese congelati. Ha affermato che la Russia adotterà misure simili contro gli ‘Stati ostili’, utilizzando le proprie riserve e entrate congelate per scopi stabiliti.