lunedì, 17 Giugno, 2024
Agroalimentare

Cia-Agricoltori Italiani al Festival dello Sviluppo Sostenibile: “Innovare è il verbo chiave”

“L’agricoltura oggi si trova al centro di grandi sfide globali: emergenze climatiche e fitosanitarie, crisi energetiche, aumento della domanda alimentare e scarsità di risorse naturali. Di fronte a tutto questo ‘per produrre di più con meno’, fronteggiando anche clima e malattie, il settore deve poter contare su grossi investimenti in ricerca e innovazione”. Lo ha detto il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, intervenendo al Festival dello Sviluppo Sostenibile 2024, promosso da ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), durante l’evento “Conciliare cibo, ambiente e benessere: il ruolo dell’innovazione”, presso l’Auditorium del Palazzo delle Esposizioni a Roma.

Il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2024 si è svolto nell’arco di 17 giorni, dal 7 al 23 maggio. Diciassette giorni, per 17 Obiettivi dello sviluppo sostenibile (17 SDGs), per cui ASviS ha formulato alcune proposte per integrare sempre di più nella governance e nelle politiche della prossima legislatura europea la sostenibilità come definita nell’Agenda 2030, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel settembre del 2015.

Necessario sostenere i progetti di ricerca

Per Cristiano Fini: “Serve dunque uno sforzo imponente sulle nuove tecnologie genetiche e digitali, con risorse certe e tempi stretti, per poter garantire sostenibilità ambientale senza compromettere competitività delle imprese agricole e accessibilità e qualità del cibo”. In particolare, per l’innovazione genetica, “l’auspicio è che il nuovo Parlamento Ue post elezioni acceleri sul nuovo Regolamento sulle TEA (o NGT), visto che malattie e cambiamenti climatici spiegano già fino al 49% delle fluttuazioni del rendimento agricolo – ha spiegato Fini-. Ora bisogna sostenere i progetti di ricerca nonché accrescere e velocizzare le sperimentazioni in pieno campo, per arrivare a sviluppare il prima possibile piante green, più resistenti ai patogeni e più tolleranti a eventi estremi e siccità”.

Un evento per esplorare le nuove tecnologie

L’evento “Conciliare cibo, ambiente e benessere: il ruolo dell’innovazione” ha coinvolto agricoltori, rappresentanti dell’industria alimentare, ricercatori, policy maker e consumatori in un dialogo aperto e costruttivo, per esplorare come le nuove tecnologie e le pratiche innovative, anche a livello organizzativo e sociale, possano essere armonizzate con le tradizioni e le esigenze economiche del settore per sostenere un sistema agroalimentare che guardi al futuro.

Un settore da 2,5 miliardi di euro

Quanto all’innovazione digitale, “per il settore primario, vuol dire applicazioni 4.0, dall’agricoltura di precisione alla robotica fino all’intelligenza artificiale – ha aggiunto il presidente Cia – integrate nel processo produttivo per monitorare e gestire la quantità e la qualità dei raccolti, razionalizzare gli input chimici e idrici, ridurre gli sprechi, sfruttando i dati forniti da sensori e satelliti. Un settore da 2,5 miliardi di euro l’anno ma con tanto potenziale da esplodere, tra incentivi necessariamente più cospicui e una formazione adeguata e capillare tra gli agricoltori”.

Definire le scelte insieme agli agricoltori

“L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile bussa ormai alla porta – ha concluso Fini – e non possiamo permetterci di perdere altro tempo. Servono scelte più coraggiose rispetto all’apporto della ricerca scientifica e dell’hi-tech, sostenute da istituzioni e stakeholder, ma assolutamente definite insieme agli agricoltori. La transizione green ha bisogno di strategie smart e soluzioni immediate”.

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