L’obiettivo è duplice: utilizzare al meglio le risorse del Pnrr (“è fare in modo che si concentrino su interventi strategici e di lungo periodo”) e impedire che la criminalità possa sfruttare questa ‘occasione’ per i propri interessi. Chiaro il messaggio del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ieri all’interno della riunione che ha tenuto a Palazzo Chigi con il Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto e con il Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell’Unione europea. Ed è evidente che i fondi ‘in gioco’ sono talmente tanti (in gioco 350 miliardi euro tra Pnrr e Piano nazionale complementare correlato, RepowerEu, Fondo di coesione 2021-2027 e Fondo di coesione nazionale) che non possono che ingolosire i protagonisti dell’italico malaffare che va contrastato. O meglio, anticiparlo. “Proprio per questo il governo ha lavorato in questi mesi per riorganizzare il Pnrr, rafforzare le strutture di gestione, semplificare le procedure e rendere le strutture amministrative più forti, più veloci e più efficienti”, le parole del Primo Ministro che ha tenuto a precisare che da quando il governo si è assunto la responsabilità di portare a compimento gli obiettivi del Piano, una preoccupazione costante è stata quella di garantire, oltre all’attuazione degli investimenti e delle riforme nel rispetto dei tempi previsti, anche la legalità e la trasparenza: “Ci siamo sempre posti il tema, cioè, di costruire un sistema quanto più efficace possibile per prevenire e reprimere le frodi che riguardassero le ingenti somme messe a disposizione dal Pnrr”.
Strumento indispensabile
Fondamentale, per proteggere le risorse europee che sono a disposizione dell’Italia da eventuali frode, l’attività del Colaf: “È uno strumento che questo governo ritiene indispensabile soprattutto nello scenario con il quale ci confrontiamo e una scelta coerente con quella che abbiamo fatto al momento della formazione del governo, ovvero affidare a un’unica Autorità politica le politiche europee e la gestione unitaria delle risorse europee delle politiche di coesione, del Pnrr e dei fondi nazionali collegati”.
Prevenzione e contrasto
Nel corso della riunione il Ministro Fitto che ha tenuto a precisare che le funzioni di controllo del Colaf sono state estese dal governo al Pnrr per rafforzare la strategia unitaria di prevenzione e contrasto alle frodi e agli illeciti sui finanziamenti Pnrr e delle politiche di coesione: Un passo necessario, per garantire la legalitàe la trasparenza al Piano, come ha ricordato anche il Presidente Meloni in riunione”. Fra le novità più importanti il Comitato dovrà acquisire informazioni circa le iniziative adottate da tutte le istituzioni competenti per prevenire e contrastare le frodi legate ai fondi Pnrr, ma anche elaborare proposte e analisi per migliorare e rendere più efficace e tempestivo il sistema di prevenzione e contrasto alle frodi, anche grazie all’esperienza e al lavoro della Guardia di finanza.