mercoledì, 15 Maggio, 2024
Attualità

Il capo dell’esercito ucraino: “La situazione si sta deteriorando”

Polonia: i russi non stanno preparando attacco nucleare

Una situazione “deteriorata”, secondo il comandante dell’esercito ucraino Okesandr Syrsky, che non manca di far sapere, con sempre più frequenza, che le truppe russe “hanno ottenuto successi tattici” in diverse aree di guerra. Mosca, da parte sua, rivendica la conquista di un altro villaggio vicino alla città di Avdiivka. Il Cremlino ne approfitta per dire che “gli ucraini sono nel panico” e “Zelensky ha il destino segnato”, mentre le truppe avanzano sul fronte orientale. Intensi scontri ci sono stati anche nel distretto di Sumy. Nel frattempo la Gran Bretagna sembra abbassare il conteggio dei soldati morti russi: erano 500.000 nei giorni scorsi, ieri il vice ministro della Difesa, Leo Docherty, ne calcolava 450.000 tra “morti e feriti”.

Al fronte l’ex sindaco di Uman

Una conferma della situazione al fronte viene anche dall’ex sindaco di Uman, Alexander Tsebry, ora al fronte con le mostrine di sergente. “Il nemico sta avanzando, è la pura verità” dice alla webzine “Fatti” in una lunga intervista. “Hanno truppe regolari, ben equipaggiate, competenti, sanno cosa sono le tattiche è cosa è la guerra. Quello russo è un esercito serio e potente. Hanno persone illimitate, con armi e munizioni ed è estremamente difficile resistergli.” Tsebry racconta le atrocità quotidiane e lo sforzo di combattere per il proprio Paese. Ma accusa anche “quasi tutti i politici ucraini per le loro azioni o per l’inazione criminale.” “Molti di loro hanno paura dei processi interni”, denuncia, “corruzione, tangenti, litigi”, “molti di loro sono peggio dei russi” e esorta le autorità a smettere di mentire e lavorare per la vittoria. “Odio chiunque guadagni in guerra, sui morti, che spenda fondi pubblici non per la vittoria, ma per cose assolutamente inutili” e ricchezza personale. La guerra “è spaventosa”, “muove le persone, le rompe, le cambia radicalmente” continua Tsebry. “Ho visto la morte da vicino” e non ho visto “mai nessuno uscire migliorato dalla guerra””si è sempre migliori prima.”Infine il fallimento della diplomazia: “noi stiamo combattendo”, ma a livello internazionale non accade nulla. “Bisogna pensare come conciliarsi con la Russia”, dice l’ex sindaco, “ma anche cercare una forma che ci garantisca la sicurezza e l’inviolabilità e che questo non diventi un altro Memorandum di Budapest.”

Polonia, Russia e nucleare

Non ci sono evidenze che la Russia stia preparando un attacco nucleare. Lo dichiara perfino il governo polacco attraverso il ministro degli Esteri Radoslaw Sikorski che ha usato una frase involuta, ma sostanzialmente ha detto questo: “ci sono zero segnali che i russi sarebbero pronti a un attacco nucleare.” E se lo dichiara la Polonia, che è uno dei Paesi più avversi alla Russia, l’affermazione assume un significato importante. Per Sikorski “Putin dovrebbe convincere i generali a eseguire un comando del genere. E questi generali saprebbero che un ordine del genere li porterebbe a diventare criminali di guerra. Avrebbero quindi la scelta fra l’esecuzione dell’ordine o lasciare cadere Putin”. Insomma tra geopolitica e fantapolitica, nonostante l’invio di soldi e armi all’Ucraina, potrebbe aprirsi uno spiraglio di distensione visto anche la difficile situazione al fronte, là dove ogni giorno muoiono le persone. La dichiarazione di Sikorski viene dopo quella del Presidente polacco Andrzej Duda che si era detto pronto a ospitare missili nucleari americani in Polonia. Poi subito smentito dal premier Donald Tusk.

Anche la Francia manda armi

Continuano purtroppo le incursioni, pericolosissime, nella regione ucraina di Zaporizhzhia, dove si trova la centrale nucleare, nelle ultime 24 ore è stata attaccata dalle forze russe 335 volte, ha scritto il capo dell’amministrazione militare regionale Ivan Fedorov su Telegram. “In un giorno, gli occupanti hanno attaccato la regione di Zaporizhzhia 335 volte. Sette insediamenti si sono ritrovati sotto il fuoco nemico. 129 droni di varie tipologie hanno attaccato Huliaipole, Verkhnya Tersa, Levadne, Robotyne, Mala Tokmachka, Malynivka e Novoandriivka”. A questa pressione russa l’Ucraina potrebbe essere in grado di rispondere tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2025. La stima è dell’Institute for the Study of War (Isw) che in questo modo, praticamente, sottolinea che la guerra non finirà entro il 2024. E la Francia ha annunciato che invierà altre armi nei prossimi mesi.

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