venerdì, 3 Maggio, 2024
Politica

Piano Mattei: Italia e Senegal più vicini

La comunità senegalese in italia è diventata la più importante d’Europa. Nei giorni scorsi una delegazione del governo di Dakar, guidata da Mintou Fall, responsabile per l’Africa occidentale dell’Associazione Esperienza Italia, da anni presente nel continente africano e concentrata in vari progetti nel Senegal ha partecipato ad un importante convegno.

Nell’evento, organizzato da Esperienza Italia e dal Senatore Marco Scurria si è parlato dell’importanza della formazione in loco per sconfiggere l’immigrazione clandestina e per creare manodopera qualificata per le aziende locali e anche per le aziende italiane. La formazione in loco è indispensabile anche ai fini di un inserimento nel mondo del lavoro italiano che ha grande bisogno di manodopera qualificata. Ne parliamo con Mintou Fall.

Ha incontrato molti parlamentari italiani, che sensazione ha avuto?

In tutti i parlamentari che ho incontrato ho riscontrato una grande sensibilità ed una grande voglia di conoscere meglio il continente Africa e il Senegal in particolare. Da quando il Presidente del Consiglio Meloni ha ideato e varato il piano Mattei il governo italiano ha dimostrato una visione innovativa verso l’Africa. Mi ritengo molto soddisfatta di questa visione e penso che dopo le recenti elezioni presidenziali nel mio paese l’Italia possa avere un ruolo fondamentale. Innanzitutto perché il nostro nuovo presidente ha una forte avversità rispetto alla passata influenza francese. Questo apre ad accordi con altri Stati e l’Italia deve essere il primo partner con il Senegal. Lo deve essere a livello industriale, con accordi nel turismo. Lo deve essere nella formazione in particolare per lavoratori qualificati nell’agricoltura. Non a caso con Esperienza Italia stiamo approntando un progetto di autosufficienza del riso volto ad arginare l’enorme importazione di riso nel Senegal, pari l’anno scorso a 1.200.000. Il progetto sull’autosufficienza del riso da realizzare con aziende italiane creerà nel Senegal molti posti di lavoro e un reticolo di crescita professionale, culturale ed imprenditoriale. Partiremo dal riso per poi arrivare infrastrutture strategiche come la pesca, l’allevamento, l’agricoltura complessa e la trasformazione alimentare.

Quale consiglio darebbe al Presidente Meloni per migliorare il piano Mattei?

Non credo che abbia bisogno di nessun consiglio. Ha idee chiare su come rilanciare i rapporti tra Italia e Africa. Un suggerimento semplice è quello di stimolare gli italiani a conoscere meglio il continente Africa. Ad esempio, le aziende italiane dovrebbero conoscere più in dettaglio le affinità culturali, ambientali e anche culinarie tra Italia e Senegal. Non dimentichiamo che un piatto di riso fa parte del patrimonio dell’UNESCO. Sarebbe bellissimo avvicinare di più le nostre culture anche nelle diversità che le caratterizzano. Se questo avvenisse penso che le aziende italiane investirebbero trasferendo non solo ricchezza ma anche il know how italiano che tutto il mondo vi invidia e che costituirebbe un apporto straordinario per il rilancio dell’Africa e di un Paese all’avanguardia come il Senegal.

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