martedì, 30 Aprile, 2024
Attualità

I servizi russi: la Francia prepara 2.000 soldati. Dura reazione di Parigi

La Germania compra missili Usa per Kiev. Kuleba, in Svizzera conferenza di pace

Secondo i servizi di intelligence russi la Francia starebbe preparando un contingente militare di 2.000 soldati da inviare in Ucraina. Lo ha riferito il direttore del Svr russo, Sergey Naryshkin. L’esercito francese, ha detto il funzionario, si illude che una “così grande unità militare” possa passare inosservata. “Diventerà, invece, un obiettivo prioritario” dell’esercito russo. Sull’altro fronte il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba si è detto scioccato dalla mancata approvazione degli aiuti bellici da parte degli Stati Uniti: “ciò che è veramente importante e che ci lascia scioccati è che la decisione non sia ancora stata adottata” dal Congresso americano, ha detto Kuleba in un briefing per la stampa estera. Poi ha parlato dell’ipotesi di tenere una conferenza di pace in Svizzera, per la cui convocazione “dobbiamo sincronizzare le agende dei leader”. Mentre il Segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin ha promesso che gli Stati Uniti non lasceranno fallire l’Ucraina. La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le comunicazioni al Senato ha definito “elezioni farsa” quelle svolte nei territori ucraini occupati dalla Russia e sulla “proposta avanzata dalla Francia circa il possibile intervento diretto” con truppe di terra, ha ribadito che la posizione italiana “non è favorevole a questa ipotesi foriera di un’escalation pericolosa da evitare a ogni costo.”

Aiuti dall’Europa, ma non dagli Usa

Sugli aiuti all’Ucraina, in vista del prossimo Consiglio europeo di giovedì, l’Alto rappresentante per la politica estera, Josep Borrell ha detto che si aspetta l’approvazione “della proposta sull’uso degli asset russi” congelati e poi ha profetizzato che la guerra si deciderà in estate, dopo le elezioni europee. Il Commissario Paolo Gentiloni ritiene che “dobbiamo rafforzare il nostro sostegno economico” a Kiev, tenendo in conto che “più o meno 250 miliardi di euro di beni russi congelati si trovano nell’Unione” e i proventi “si aggirano sui 3-3,5 miliardi l’anno”. Nel frattempo il ministero della Difesa tedesco ha rivelato di avere preparato un nuovo pacchetto di assistenza militare per l’Ucraina per un valore di circa 500 milioni di euro. Mentre fonti giornalistiche rivelano che il governo avrebbe avviato la procedura per l’ordine di 75 nuovi missili da crociera aria-terra Agm-158 Jassm (Joint Air-to-Surface Standoff Missile) di produzione statunitense da destinare a Kiev al posto dei missili Taurus. Una decisione prevista dall’investimento da 100 miliardi di euro nel settore difesa promessa dal cancelliere Olaf Scholz. Stando ai media tedeschi il prezzo di acquisto dell’intero pacchetto di armamenti, ossia dei missili e congiuntamente degli aerei F-35, ammonta ad oltre 8 miliardi di euro.

Zelensky: i missili sono fatti per essere usati

Zelensky ha ribadito che l’Ucraina non può farcela senza aiuti. “Abbiamo bisogno di maggiore protezione, in particolare di un numero del tutto realistico di sistemi di difesa aerea in possesso dei nostri partner. I Patriot e gli altri sistemi devono fare ciò per cui sono stati progettati: proteggere vite umane, non raccogliere polvere nei depositi”. È quanto scrive il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un post sui social. “E voglio ringraziare tutti coloro che nel mondo lo capiscono e ci aiutano a salvare vite umane”, aggiunge, “il terrore russo deve perdere”. E intanto da Belgorod i russi hanno trasferito circa 9.000 minori perché la zona è “sotto continuo fuoco nemico.”

Le guerre “segrete”

La magistratura tedesca ha accusato un ufficiale dell’agenzia di approvvigionamento militare di aver tentato di passare informazioni segrete all’intelligence russa. Ne ha dato notizia la Procura federale in un comunicato. Il cittadino tedesco, che l’ufficio del procuratore ha identificato solo come Thomas H., è in custodia da agosto. È accusato di aver ripetutamente contattato il consolato russo a Bonn e l’ambasciata a Berlino a partire dal maggio dello scorso anno, di propria iniziativa, per offrire la propria collaborazione. E anche la Moldavia ha dichiarato un funzionario dell’ambasciata russa “non gradito” e ha convocato l’ambasciatore russo Oleg Vasnetsov. Una protesta ufficiale del ministro degli Esteri moldavo è stata espressa in relazione “all’organizzazione delle elezioni presidenziali russe nella regione della Transnistria” in contrasto con le indicazioni del governo.

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