giovedì, 2 Maggio, 2024
Società

G7. Tajani: tra Italia e Ucraina accordo di cooperazione

Medaglia per la resistenza di Kiev a due anni dalla guerra

Anche l’Italia, come hanno già fatto Gran Bretagna, Francia e Germania sta lavorando ad un accordo di cooperazione con l’Ucraina. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un’audizione parlamentare. Tajani ha anche ribadito che a uccidere Navalny è stato il regime di Putin e ha confermato la presenza del Presidente Zelensky in occasione della prima riunione del G7 di sabato presieduta dall’Italia. Probabilmente anche la prima occasione ufficiale per consegnare la medaglia del Poligrafico dello Stato per ricordare il secondo anniversario dell’inizio della guerra russo-ucraina.

Accordo di cooperazione e sicurezza

L’Italia porterà avanti il negoziato per un accordo di cooperazione, sicurezza e difesa con l’Ucraina, simile a quello firmato ieri tra Kiev e Copenaghen ieri e analogo a quelli già firmati da Gran Bretagna, Francia e Germania. Sarà messo a punto nei prossimi giorni, ha informato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani aprendo la sua audizione alle Commissioni riunite Esteri della Camera e Esteri e Difesa del Senato. Tajani ha anche confermato che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni presiederà una riunione virtuale dei leader del G7 a cui parteciperà anche il Presidente ucraino Zelensky. “Il valore del documento che verrà sottoscritto – ha spiegato Tajani – è sia simbolico che politico. È un messaggio chiaro per ribadire che noi difendiamo il diritto internazionale. L’Ucraina è un Paese libero, invaso in spregio al diritto internazionale. E’ qualcosa che non può passare, difendiamo un diritto e un valore.” Tajani, poi, ha sottolineato che “c’è una ricostruzione durante la guerra e una post bellica. C’è una ricostruzione da compiere anche durante la guerra, soprattutto quella della rete energetica, indispensabile in inverno. Ma c’è un impegno dell’industria italiana anche per il futuro. Dobbiamo essere protagonisti anche dopo la guerra. L’Ucraina entrerà nel mercato unico europeo ed è giusto che l’Italia faccia la sua parte con la sua presenza imprenditoriale in quel Paese, dove fra l’altro molte nostre imprese sono già presenti e hanno un ruolo economico e politico importante.” Nel 2025 l’Italia ospiterà la Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina Nel 2025 ospiteremo in Italia la Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina e già sono attivati gli interventi per la ricostruzione di Odessa e in particolare della messa in sicurezza della cattedrale delle città.

La medaglia per la resistenza

In occasione del G7 di sabato l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha realizzato una medaglia per ricordare il secondo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina. “Daremo anima e corpo per la nostra libertà”, è la scritta sul rovescio della medaglia, mentre sull’altro lato è raffigurata la statua Berehynia, della stele dedicata all’indipendenza dell’Ucraina di Majdan Nezaleznosti, che si trova a Kiev, in Piazza dell’Indipendenza. In basso si legge: DCCXXX, ovvero 730 in numeri romani, corrispondenti ai 730 giorni di resistenza del popolo ucraino. Le medaglie saranno in vendita attraverso la rete di Poste Italiane a partire dal 24 febbraio, giorno dell’anniversario, e il ricavato netto della vendita verrà devoluto al centro di riabilitazione “Unbroken Kids” dell’ospedale pediatrico St.Nicholas di Leopoli. “La presidenza del Consiglio ha comprato un buon numero di queste medaglie celebrative per farne dono ai vari capi di Stato. A margine della presentazione il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, ha detto che “il governo di centrodestra garantisce il sostegno all’Ucraina, un governo di centrosinistra lo avrebbe tolto.”

Navalny è stato ucciso

Riguardo la l’assassinio di Navalny, il ministro Tajani, sempre durante l’audizione, ha ribadito quanto aveva già detto nei giorni scorsi: “il colpevole è il regime che ha mandato in un gulag una persona a morire di freddo, nessun dubbio che Navalny sia stato vittima di una scelta sanzionatoria che ne ha provocato la morte”. In Germania molti parlamentari, soprattutto dei partiti di governo, hanno accusato il Presidente russo, Vladimir Putin, della morte di Aleksej Navalnyj e hanno chiesto sanzioni contro la Russia. Mentre la Gran Bretagna le sanzioni le ha già decise: il nuovo pacchetto del governo Sunak prende di mira in particolare il complesso militare che fa capo al potere di Putin.

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