sabato, 27 Aprile, 2024
Società

Biden: “La pace dipende da Mosca”

Padre Spadaro: “la guerra è ingiustificabile”

Papa Francesco, che ha ricordato ai governanti di pensare ai popoli, di cessare le ostilità che portano morte “di innocenti” viene contrastato da ogni dove e anche il Presidente americano, Joe Biden, attraverso un portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, ha fatto sapere che pur nel “grande rispetto” per le parole del Santo Padre la pace “potrebbe essere raggiunta se la Russia decidesse di mettere fine a questa guerra ingiusta e non provocata e ritirasse le sue truppe dal territorio sovrano dell’Ucraina”.

Padre Antonio Spadaro, sottosegretario del Dicastero per la cultura e l’educazione e già direttore della Civiltà Cattolica, ritiene che le parole di Papa Francesco non sono state “ascoltate o adeguatamente comprese” perché il suo primo pensiero va sempre alla “gente stremata.” Quando incontrò i gesuiti della regione russa, aggiunge Spadaro, “ricordò con dolore che nelle guerre a soffrire è il popolo, i civili. In lui non c’è nessuna forma di retorica bellicista. Il Vangelo arriva a chiedere l’amore per il nemico.” Dunque nessuna richiesta di rese e sventolii di bandiere. Si parla dell’uso di armi atomiche tattiche dimenticando che sono “dieci volte più potenti di quelle sganciate in Giappone”. “La guerra – conclude padre Spadaro – è ingiustificabile.” Compresa quella difensiva purché non ci siano fondate condizioni di successo, “e che il ricorso alle armi non provochi mali ancora più gravi, cioè la strage di un popolo.”

Militari Nato in Ucraina. Russia: sappiamo già

Non si placano neppure le polemiche sulle truppe di terra da inviare, o già inviate, in Ucraina da parte dei paesi Nato. Il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, ha dichiarato che ci sono già militari dei paesi dell’Alleanza Atlantica in Ucraina. “Vorrei ringraziare gli ambasciatori di quei paesi che hanno corso questo rischio. Questi paesi sanno chi sono, ma non posso rivelarli. Contrariamente ad altri politici, non li elencherò.” Risposta a stretto giro da Mosca che è “già a conoscenza” di queste presenze anche perché “è impossibile nasconderlo”. Secondo la portavoce del ministro degli Esteri russo, Maria Zakharova, gli Usa, la Gran Bretagna e altri paesi occidentali conducono una “guerra ibrida” contro la Russia con la partecipazione di “istruttori delle forze speciali, esperti, specialisti dai rispettivi dipartimenti militari dei Paesi Nato.” Sikorski, da parte sua, non ha chiarito in quale veste i soldati Nato si trovino in Ucraina, ma le su parole arrivano dopo che — in una conversazione telefonica riservata che è trapelata e resa pubblica — alcuni funzionari militari tedeschi hanno lasciato intendere che Londra avesse inviato personale militare in Ucraina.

Erdogan: pronto a tavolo di pace

Insomma ora le classi dirigenti di tutti i Paesi dovranno dimostrare grande tenuta e lucidità e, probabilmente, anche per questo l’intervento di Papa Francesco è avvenuto in un momento in cui potrebbero aprirsi spiragli per una tavolo di trattative. Il Vaticano, ha detto tra l’altro padre Spadaro è attivo diplomaticamente per “cucine non per tagliare.” E non a caso Papa Francesco ha citato la Turchia per un tavolo di pace, mentre proprio ieri il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan si è detto pronto “a organizzare una conferenza di pace che preveda la partecipazione della Russia. Siamo disposti a fare tutto il possibile per risolvere questa crisi e stabilire un negoziato solido che preveda anche la sicurezza per le navi che attraversano il Mar Nero”. Contemporaneamente il Presidente ungherese, Viktor Orbán, dopo l’incontro con Donald Trump, ha riferito che l’ex Presidente Usa, se verrà rieletto “non darà un centesimo” all’Ucraina pertanto, la guerra finirà, perché è ovvio che l’Ucraina non può reggersi sulle proprie gambe”.

Kalinak: cessate il fuoco

Ma mentre si affastellano le dichiarazioni, le cronache dai campi di battaglia parlano di traffico di armi e munizioni, missili, attacchi da droni, distruzione e morte, ogni giorni decine, centinaia di morti e migliaia di civili sfollati e privati di tutto. Il ministro della Difesa slovacco, Robert Kalinak, in un messaggio su Facebook ha scritto: “un’opposizione militante sta abusando della guerra e della sofferenza in Ucraina, trasformandole in un patetico duello politico. Invece di guardare realisticamente alla guerra, continuano a chiedere l’invio di altre armi e un’escalation del conflitto.” Tuttavia, a suo avviso, inviare militari dei Paesi della Nato in Ucraina sarebbe “una linea rossa”, superata la quale aumenta il rischio di “un conflitto globale”. “E’ tempo per una soluzione pacifica – ha scritto il ministro Kalinak – e solo un immediato cessate il fuoco puòimpedire ulteriori spargimenti di sangue e ripristinare la sovranità dell’Ucraina.”

Esercitazione navale Russia-Cina-Iran

Sovranità che vorrebbero riconquistare anche i militari ucraini che secondo l’agenzia di stampa “Ria Novosti” starebbero valutando le possibilità di rimuovere dall’incarico il Presidente Volodymyr Zelensky. Costoro, militari altamente specializzati, starebbero “seriamente discutendo le opzioni per rovesciare le attuali autorità e il comando delle Forze armate dell’Ucraina.” Così come sembra che il Cremlino abbia sostituito il capo della marina, l’ammiraglio Nikolai Yevmenov con l’ammiraglio Alexander Moiseev. Blogger militari russi affermano che questo cambiamento sarebbe avvenuto nel mezzo di una “completa paralisi” della leadership della flotta probabilmente a seguito degli attacchi ucraini in Crimea. Mentre è ufficiale che le marine di Cina, Iran e Russia condurranno le esercitazioni navali congiunte, da oggi fino al 15 marzo, vicino al Golfo di Oman allo scopo di “mantenere la sicurezza marittima regionale”. Si tratta del piano annuale definito con il consenso di tutte parti coinvolte e denominato “Security Bond-2024.”

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