sabato, 4 Maggio, 2024
Società

Giirl: in cinque anni arrestati 7 latitanti alta pericolosità e 48 pericolosi

Anche la Polizia penitenziaria a integrazione del Gruppo interforze

Dal 2019 al 2023 sono stati assicurati alla giustizia 7 latitanti di massima pericolosità e 48 pericolosi. È uno tra i molti dati che emergono dal report aggiornato dalla Direzione centrale della Polizia Criminale alla quale fa capo il Gruppo integrato interforze per la ricerca dei latitanti (Giirl). L’organismo ha il compito di raccogliere, analizzare e sintetizzare le informazioni sul grado di pericolosità dei soggetti e aggiornare i relativi elenchi, che sono anche pubblicati online. In particolare quello dei latitanti di massima pericolosità del programma speciale di ricerca e quello dei latitanti pericolosi.

Ancora liberi 3 alta pericolosità

Tra il 2019 e il 2023, nella lista di massima pericolosità sono stati inseriti 6 persone: 3 affiliati alla ‘ndrangheta, 2 alla camorra e 1 all’area definita responsabili di “gravi delitti e altri 58 pericolosi, comprese 12 donne; 28 responsabili di “gravi delitti”, 15 appartenenti alla ‘ndrangheta, 10 alla camorra, 4 alla criminalità pugliese e 1 a cosa nostra. Attualmente, dopo gli arresti di Matteo Messina Denaro, Pasquale Bonavota, Francesco Pelle e Rocco Morabito, nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità sono presenti 3 soggetti: 1 appartenente alla camorra, Renato Cinquegranella, 1 responsabile di “gravi delitti”, Attilio Cubeddu, e 1 affiliato a cosa nostra, Giovanni Motisi.

Caccia anche all’estero

Dal 1 gennaio 2024 ad oggi sono stati assicurati alla giustizia 3 latitanti pericolosi: Andrea Deiana, responsabile di “gravi delitti”, arrestato il 12 gennaio a Città del Messico; Marco Raduano, appartenente alla criminalità pugliese, arrestato il 1 febbraio in Francia; Gianluigi Troiano, affiliato alla criminalità pugliese, arrestato il 30 gennaio in Spagna. Tra i latitanti di massima pericolosità quattro sono stati arrestati in Campania, Sicilia, Liguria e Sardegna e tre in Portogallo, Brasile e Emirati Arabi Uniti.

Il Gruppo Interforze

Il Giirl – Gruppo integrato interforze per la ricerca e l’arresto di latitanti – è presieduto dal vice direttore generale della Pubblica Sicurezza e direttore centrale della Polizia Criminale, Raffaele Grassi, e composto dai rappresentanti dei Comandi Generali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria, della Direzione Investigativa Antimafia, della Direzione Centrale della Polizia Criminale, della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, nonché dell’A.I.S.I. e dell’A.I.S.E., con il supporto del Servizio Analisi Criminale. Nel settembre 2023, la composizione del Gruppo è stata integrata da un rappresentante della Polizia Penitenziaria “per arricchire di ulteriori notizie il quadro investigativo, soprattutto per quei soggetti che siano già stati detenuti.”

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