sabato, 27 Aprile, 2024
Esteri

Nuovo raid Usa contro Houthi. WSJ: “Israele vuole il controllo del confine Gaza-Egitto”

Centesimo giorno di guerra, a Tel Aviv copia di un tunnel

Israele ha informato il Cairo che sta programmando il lancio di un’operazione militare per prendere il controllo della frontiera tra Gaza e l’Egitto stesso. La notizia è del Wall Street Journal, che cita fonti israeliane ed egiziane, secondo cui Israele prenderebbe il controllo del valico di frontiera di Rafah e schiererebbe forze lungo il cosiddetto “Corridoio Filadelfia” che separa l’Egitto da Gaza. L’operazione non avrebbe ancora ottenuto il via libera da parte dei leader a Gerusalemme e l’attuazione è legata ai tempi dei colloqui con il governo egiziano. Israele inoltre – secondo la stessa fonte – ha cercato di tranquillizzare il Cairo preoccupato che l’operazione possa causare danni accidentali all’Egitto e ai limiti del Trattato di pace del 1979 tra i due Paesi per quanto riguarda i “limiti” della presenza di truppe nell’area in questione.

Altro attacco agli Houthi

Sul fronte mar Rosso anche il governo yemenita ha condannato gli Houthi per aver “trascinato il Paese nel conflitto” dopo gli attacchi di Stati Uniti e Regno Unito contro obiettivi del gruppo. L’autorità di Aden ha accusato i ribelli di “creare un conflitto a fini propagandistici” e di fare “false affermazioni” di sostegno a Gaza. Lo Yemen ha sofferto anni di guerra civile, gli Houthi controllano adesso gran parte dell’ovest del Paese, compresa la capitale Sanaa. Ieri un secondo attacco, condotto dalla Uss Carney con missili Tomahawk, delle forze statunitensi contro una postazione radar Houthi nello Yemen.

Iran schiera missili

L’esercito iraniano, invece, potenzia le unità offensive e ha annunciato che installerà cinque unità di droni e cinque unità missilistiche ai confini del Paese. Lo ha reso noto il comandante della forze di terra Kiumars Heidari. “11 brigate mobili e da combattimento sono già state stazionate ai confini per mantenere una sicurezza sostenibile, rafforzando il dominio dell’intelligence e migliorare la prontezza delle unità”, ha detto Heidari all’Irna, aggiungendo: “le forze di terra sveleranno presto due tipi di missili prodotti in Iran”.

Israele ricorda gli ostaggi

A Tel Aviv, le famiglie degli ostaggi hanno visitato una copia dei tunnel dove vengono tenuti i parenti rapiti: “solo entrare li dentro mette terrore. Non possiamo neanche immaginare quello che si può provare in uno vero e da 100 giorni” ha commentato Omer Lifschitz, il cui padre Oded è ostaggio a Gaza. La copia del tunnel è stata realizzata nella “piazza degli ostaggi” a Tel Aviv per far capire le condizioni in cui si trovano le persone sequestrate da Hamas. Oggi è il 100° giorno dal rapimento degli ostaggi israeliani a Gaza, e i loro parenti faranno 24 ore di mobilitazione per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle autorità mondiali sul loro dramma. Gli eventi inizieranno formalmente alle 20 (le 19 in Italia) con una manifestazione a Tel Aviv con discorsi dell’ambasciatore americano Jack Lew e dell’ex presidente della Corte Suprema Dorit Beinisch. Tra gli altri interverrà anche il premio Nobel per la chimica Aaron Ciechanover.

Manifestazioni pro-palestina

Manifestazioni, anche pro-palestina, sono previste in tutto il mondo: da Londra, dove già ieri hanno sfilato migliaia di persone, a Giacarta, passando per Amsterdam dove sono state esposte scarpette per bambini a simboleggiare l’infanzia vittima della guerra a Gaza. Infine il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha invitato tutte le parti a “non aggravare” la situazione di instabilità nel Mar Rosso “nell’interesse della pace e della stabilità nella regione in generale.”

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