Nonostante l’indice Pmi dei servizi in Italia stilato da S&P Global per Hcob (Hamburg Commercial Bank) sia aumentato attestandosi nel mese di dicembre a 49,8 punti rispetto ai 49,5 punti di novembre e ai 47,7 punti di ottobre, i dati confermano la tendenza di contrazione per il quinto mese consecutivo, rimanendo al di sotto della soglia di espansione di 50 punti. L’indice Pmi Composite, che combina i dati del settore dei servizi con quelli del settore manifatturiero, è salito invece a 48,6 punti rispetto ai 48,1 punti di novembre e ai 47,0 punti di ottobre. “Le prospettive per l’avvio del 2024 sono piuttosto preoccupanti. Sia gli ordini totali che quelli internazionali sono in calo, il che porta a una prevedibile diminuzione delle attività in corso. Le prospettive sono particolarmente offuscate dall’incertezza economica sul fronte interno e dalla recessione economica globale, oltre che dalle tensioni geopolitiche all’estero. L’inizio dell’anno si prospetta come un periodo difficile per i fornitori di servizi italiani”, si legge nel rapporto a cura di Hcob.
Imprese e occupazione
Il sottoindice delle nuove imprese nel mese di dicembre è sceso a 48,1 punti dai 48,3 punti di novembre. Tuttavia, l’indicatore dell’occupazione è aumentato per il secondo mese consecutivo, attestandosi a 51,0 punti, rispetto ai 50,2 punti di novembre. L’economia italiana è cresciuta di un marginale 0,1% nel terzo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti, in base a una nota pubblicata da Istat, dopo una contrazione dello 0,4% nel periodo tra aprile e giugno. La contrazione dell’attività delle imprese della zona euro, invece, è proseguita alla fine del 2023 a causa di una persistente flessione nel settore dominante dei servizi, indicando che l’economia del blocco è in recessione. L’indice composito dei responsabili degli acquisti (Pmi) dell’Hcob, compilato da S&P Global, è stato rivisto al rialzo per dicembre, portandolo a 47,6 punti dopo la stima preliminare di 47,0 ma è rimasto inferiore alla soglia di 50, che separa la crescita dalla contrazione, per il settimo mese consecutivo. Ciò indica che il blocco dei 20 Paesi dell’eurozona, che ha subito una contrazione dello 0,1% nel terzo trimestre del 2023, ha probabilmente subito una nuova contrazione lo scorso trimestre, cadendo nella definizione tecnica di recessione.
Francia e Germania
Situazione non rassicurante anche in Francia e Germania. La domanda nel settore dei servizi in Francia è rimasta debole a dicembre e la produzione si è contratta per il settimo mese consecutivo, confermando i timori che la seconda economia della zona euro sia bloccata in recessione. L’indice finale Hcob France dei responsabili degli acquisti (Pmi) per il settore dei servizi, compilato da S&P Global, si è attestato a 45,7 punti, superando la stima flash di 44,3 punti, anche se solo leggermente al di sopra dei 45,4 punti registrati il mese precedente. È stata la lettura migliore degli ultimi quattro mesi ma ancora nettamente inferiore alla soglia dei 50 punti che segna la crescita. In Germania, invece, l’indice Pmi servizi è calato attestandosi a 49,3 punti dai 49,6 punti di novembre. L’indice è sceso sotto la soglia di 50 per la quarta volta negli ultimi cinque mesi, segnalando un calo prolungato della produzione in tutto il settore. La flessione è stata provocata dalle condizioni finanziarie più restrittive e dalla debolezza dell’economia in generale.
